La discussione sul ruolo della donna nella società moderna è centrale nella trama ed è proprio l’affrontare le contraddizioni che ne derivano che porta Barbie e le altre “bambole” a superare la loro crisi esistenziale. Barbie si accetta come donna nel momento in cui accetta le sfide poste dal suo esserlo, e l’acquisizione del suo sesso non può che esserne la conseguenza.
Ovviamente, l’obiettivo di Greta Gerwig e del compagno Noah Baumbach (co-sceneggiatore) è anche quello di provocare, intaccando i tabù e allo stesso tempo commentando l’importanza assidua che la sessualità assume nella società di oggi. La scena in cui appunto Barbie annuncia di non avere la vagina, con i lavoratori iper-masculi che però dicono: “Non importa, ci va bene lo stesso”, parla da sé.