Uno dei punti di forza di Small Soldiers è il suo cast eccezionale, con attori talentuosi che danno vita ai personaggi con grande carisma. La presenza di Phil Hartman nel suo ultimo ruolo, e di David Cross nei panni di uno dei progettisti dei giocattoli (dei Gorgonauti, per la precisione) aggiungono una nota comica al film non indifferente.
Ma ciò che rende davvero speciale la storia è la riflessione sottile sulla responsabilità umana nell’uso della tecnologia e sulla potenziale pericolosità della sua manipolazione. Small Soldiers si pone domande sulla natura dell’intelligenza artificiale, suggerendo che, se lasciata incontrollata, potrebbe portare a conseguenze imprevedibili e spesso distruttive.
Non è tutto: va notata anche la rappresentazione parodistica per non dire apertamente satirica nei confronti degli “eroici” militari e del loro capo, il maggiore Chip Hazard (Tommy Lee Jones), stereotipi di tanti piccoli Schwarzenegger e Stallone anni ’80 che qui si rivelano testardamente dannosi, oltre che pericolosi, lanciati in una violenza senza senso e senza scopo.
Altro elemento distintivo del film è l’eccezionale lavoro di animazione e gli effetti speciali, che ha permesso di dare vita ai giocattoli con un realismo stupefacente. La precisione e la cura nei dettagli delle scene di battaglia tra i Commando Elite e i Gorgonauti sono state una vera e propria meraviglia visiva per il pubblico negli anni ’90, e ancora oggi possono essere apprezzate per la loro maestria tecnica.