Il Gladiatore: spiegazione del monologo più potente di sempre [VIDEO]

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L’abilità di Ward nel fondersi perfettamente con l’interpretazione di Crowe ha permesso al pubblico italiano di immergersi completamente nella storia e di sentirsi profondamente coinvolti nella lotta del protagonista, che giura con fierezza e colmo di tensione: “Avrò la mia vendetta, in questa vita o nell’altra”.

Quando Massimo Decimo Meridio affronta l’imperatore Commodo reca con sé la voglia di riscatto non di un solo uomo ma di una intera condizione umana, nel far fronte alle ingiustizie dell’impero e nell’affermare con pura forza d’animo la sua dignità come uomo e come persona. Che è un po’ tutta l’idea su cui si regge la storia.

Non è la prima volta che naturalmente che Ward ha dimostrato il suo talento nel doppiaggio di personaggi iconici del cinema. La sua voce è stata associata a numerosi attori stranieri, come ad esempio Kevin Costner e Hugh Grant. Senza dimenticare naturalmente Ezechiele 25:17, Jules (Samuel L. Jackson) in Pulp Fiction, forse l’unica scena nel suo curriculum comparabile a questa.

Parliamo di scene che nell’immaginario comune del nostro paese sono impresse nelle nostre menti e nei nostri ricordi proprio con questa voce e che con un’altra forse non lo sarebbero altrettanto. Questi i miracoli del doppiaggio, che hanno saputo rendere la cultura cinematografica americana allo stesso tempo anche molto italiana, in una maniera tutta speciale e insostituibile.

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