Sinéad O’Connor: la tragica e infernale vita di una cantante maledetta

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Nel 1993 collaborò con Peter Gabriel, e durante il tour con lui rischiò la morte dopo aver ingerito una quantità eccessiva di sonniferi, insistendo tuttavia poi che non s’era trattato di un tentativo di suicidio. Subito dopo lasciò Gabriel e il tour, sostenendo che lui la trattava troppo “casualmente”.

Già dalla metà degli anni ’90 il suo successo cominciò a scemare, e l’8 dicembre 1999, il giorno in cui compì 33 anni, tentò il suicidio (come ha rivelato anni dopo a Oprah). A metà anni ’00 soffrì di una grave forma di fibromialgia che la costrinse a ritirarsi dalle scene tra il 2003 e il 2005, mentre nello stesso periodo le venne diagnosticato un disturbo bipolare borderline. Soffriva inoltre di agorafobia.

Nel 2015 si dovette sottoporre a un’isterectomia e indicò poi il rifiuto dell’ospedale di utilizzare una terapia ormonale sostitutiva in quella occasione come causa per lo sviluppo della grave depressione che la colpì negli ultimi anni di vita. Nel 2016 si ricoverò anche per combattere la “dipendenza” da cannabis, che aveva fumato per 30 anni.

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Da sempre voce chiara sui diritti delle donne (motivo per cui si radeva i capelli a zero) e nel 2015 fece discutere il suo attacco a Miley Cyrus e al famoso video di Wrecking Ball, nel quale la popstar appariva nuda, scelta per la O’Connor gravemente svantaggiosa per l’oggettivazione delle donne nell’industria dell’intrattenimento.

Per tutta la vita ha continuato ad attaccare la chiesa cattolica e i preti cattolici denunciando gli abusi su minori, e nel 2018 si è convertita all’islam assumendo il nome di Shuhada’ Davitt e dichiarando poi: “Non voglio mai più passare tempo con gente bianca (se è così che i non-musulmani sono chiamati). Neanche un momento, per nessuna ragione. Sono disgustosi“.

Nel gennaio del 2022 suo figlio Shane, di soli 17 anni, è scomparso senza lasciare traccia per venire ritrovato poi morto suicida. Lei stessa ha minacciato di seguirne l’esempio, cadendo in uno stato di depressione ancora più profonda che l’ha avvolta per tutto l’ultimo anno della sua vita. Nel 2023 la fine: è morta a Londra, a luglio, in circostanze ancora ignote. Una vita tremenda per una voce incredibile.

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