Sinéad O’Connor è morta 56 anni dopo una carriera memorabile ma una vita molto difficile, che le ha portato tanti dolori. Ecco chi era e chi abbiamo perso
Nata nel 1966, Sinéad O’Connor è diventata famosissima a livello mondiale con la sua hit del 1990, Nothing Compares 2 U, una canzone in origine scritta da Prince ma da lei interpretata in una versione toccante. Tutti hanno questo ricordo di lei e dell’incantevole video nel quale cantava con sincerità e purezza, con una voce come poche se ne sono sentite.
Quello che molti non sanno è che il resto della sua carriera non è stata affatto rose e fiori. Così come anche i suoi primi anni e gli ultimi, segnati da dolori strazianti. Fin dall’età di 15 anni, quando dopo essere stata arrestata per taccheggio venne spedita in una Casa Magdalena, in un’atmosfera austera che lei ha descritto così: “Non ho mai avuto esperienza di tale panico e agonia [come in quel periodo]”. A 18 anni perse la madre, la quale è stata comunque da lei poi accusata di abusi verbali e fisici, assieme con il padre.
Dopo il successo a inizio anni ’90, la sua carriera venne segnata da un episodio nel 1992 in cui, durante un’esibizione al Saturday Night Live, strappò in due in diretta una foto di papa Giovanni Paolo II, un gesto compiuto per protestare contro gli abusi su minori perpetrati dai preti della chiesa cattolica, scandali diffusi di cui già allora si parlava e sarebbero stati scoperchiati completamente solo anni dopo.
Una settimana dopo la O’Connor si sarebbe dovuta esibire in una performance tributo per Bob Dylan, ma il pubblico iniziò a urlarle contro e a insultarla per quanto avvenuto al SNL. Il rumore era talmente forte che la cantante dovette rinunciare all’esibizione, per poi scoppiare in lacrime nel backstage mentre Kris Kristofferson, che era presente all’evento, cercava di confortarla.
Di inizio anni ’90 anche il suo incontro con Prince, che la volle conoscere dopo il successo di Nothing Compares 2 U. Sembra che i due finirono col litigare perché Prince non gradiva che lei dicesse “brutte cose” nelle interviste. La O’Connor ha raccontato: “Divenne violento. Dovetti scappare via da casa sua alle cinque del mattino”.