Ammettetelo: anche voi in questo punto di GTA V non sapevate proprio che cosa pensare
In GTA V, lo sappiamo, succede davvero di tutto e di più. Ma tra le incredibili vicende in cui Michael, Franklin e Trevor vengono coinvolti, ce n’è una che ha dell’incredibile più di tutte, ed è questa. Il famosissimo trip psichedelico di Michael, risultato di sostanze a lui somministrate con l’inganno dall’incontrollabile figlio Jimmy.
Michael si ritrova completamente stordito e fa un sogno assurdo nel quale viene prima rapito da orribili alieni, e poi lasciato cadere sopra Los Santos, ad altezze vertiginose (non diversamente da come si può fare buttandosi con il paracadute dagli aerei) precipitando in un trionfo di colori vividissimi e con la colonna sonora intrippante di questo brano: The C90s – Shine A Light (Flight Facilities Remix).
Un momento che fa il paio con la sottotrama degli “alieni” nascosti in città, in realtà parodia del complottismo anni ’10 ma, come sempre in casa Rockstar, motivo mai né apertamente smentito né completamente confermato in quanto “reale”. Semplicemente, uno dei tanti svarioni videoludici nei quali perdersi.
Allo stesso tempo la “caduta” di Michael è un omaggio straordinario a tutta quella varietà di cinema “psichedelico” che ha a che fare con il consumo di droga e con gli effetti nefasti a cui può portare. Una sequenza in questo senso a tutti gli effetti cinematografica e tanto più straordinaria perché sempre interattiva.
Viene in mente Paura e Delirio a Las Vegas di Terry Gilliam, ma anche svariati film anni ’60 che giocavano molto con forme e colori distorti in riferimenti ai ben noti (per allora) effetti dell’LSD. Basta riguardare alcuni momenti di Easy Rider, per esempio, per ritrovare immediatamente dei paralleli.
Ma possiamo pensare a molto altro: per esempio il “drugo” che vola ne Il Grande Lebowski, e così via. Per Michael finisce tutto bene, ovviamente, per quanto non potremo mai sapere fino in fondo se sia stato solo tutto un sogno o se qualcosa di quello che ha vissuto sia accaduto veramente. E in fondo rimane proprio questo il bello.