Da qualche giorno è in corso un pesante sciopero che ha coinvolto attori e sceneggiatori che si scagliano contro lo streaming e la I.A. (qui i dettagli). Di quest’ultimo tema ha parlato James Cameron, regista che col suo celeberrimo Terminator aveva raccontato i pericoli di questo tipo di tecnologia quasi 40 anni fa.
Vi avevo avvertito ragazzi nel 1984 e non mi avete ascoltato – ha detto il cineasta a CTV News, spiegando che bisogna esaminare chi sta sviluppando la tecnologia e lo scopo per il quale lo stanno facendo, se per profitto o per la difesa militare
Penso che entreremo nell’equivalente di una corsa agli armamenti nucleari con l’IA, e se non la costruiamo noi, lo faranno gli altri sicuramente, e quindi la cosa si intensificherà. Potresti immaginare un’intelligenza artificiale in un teatro di combattimento, l’intera faccenda viene combattuta dai computer a una velocità che gli umani non possono più intercedere e non hai la possibilità di ridurre l’escalation.
Altrove nell’intervista, James Cameron ha espresso i suoi pensieri sui robot di intelligenza artificiale utilizzati per scrivere sceneggiature cinematografiche, che è uno dei punti critici nello sciopero. Su questo fronte, il cineasta non si sente però minacciato.
Personalmente credo che una mente non umana rigurgiti solo ciò che altre menti umane hanno detto – sulla vita che hanno avuto, sull’amore, sulla menzogna, sulla paura, sulla mortalità – e metta tutto insieme in un’insalata di parole e poi la rigurgiti. Non credo che ci sarà mai qualcosa che commuoverà il pubblico. Devi essere umano per scriverlo.
Cameron ha aggiunto che “certamente non sarebbe interessato” all’intelligenza artificiale che crea sceneggiature per lui:
Aspettiamo 20 anni, e se un’intelligenza artificiale vince un Oscar per la migliore sceneggiatura, penso che dobbiamo prenderla sul serio.
