Alan Smithee è stato per quasi trent’anni uno dei registi più prolifici di Hollywood. Piccolo particolare: non è mai esistito. Come si spiega? Oggi vi raccontiamo questa storia davvero molto curiosa
Alan Smithee (o Allen Smithee) è stato per decenni un nome molto ricorrente nel cinema di Hollywood. Un autore che sarebbe stato regista di decine e decine di film, fin dalla fine degli anni ’60. Peccato che un director con questo nome non sia mai esistito. Come si spiega allora? Andiamo con ordine.
Tutto inizia nel 1969, sul set delle riprese del film Death of a Gunfighter. L’attore Richard Windmark non si trova bene con la regia di Robert Totten e chiede che venga sostituito con Don Siegel (il famoso regista del primo film de L’Ispettore Callaghan). Ma Siegel, a lavoro terminato, sostiene che Windmark è stato al comando per tutto il tempo.
Risultato: nessuno vuole accreditarsi la regia ufficiale del film, né Totten, né Siegel, né Windmark. Per l’occasione viene quindi creato uno pseudonimo, da utilizzarsi da lì in avanti tutte le volte che un regista, per un motivo o per l’altro, non intenda attribuirsi la realizzazione di un film. Questo pseudonimo è appunto quello di Alan Smithee.
Il nome viene utilizzato negli anni successivi almeno fino al 2000, non solo al cinema ma anche per la regia di episodi televisivi o altri credits in situazioni nelle quali l’autore o gli autori volevano mantenere il loro nome segreto. Ed è successo anche in casi eclatanti, come quello del Dune di David Lynch del 1984: il regista ha disconosciuto il film nella sua versione estesa ed è perciò accreditato come “directed by Alan Smithee”.
Una leggenda popolare vuole che il nome sia stato scelto come anagramma della frase “the alias men”, ma in realtà la coincidenza delle lettere è puramente casuale. Negli anni il nome è anche stato storpiato o modificato più volte, nonché utilizzato a fini satirici o per il puro gusto della citazione, una volta divenuto di culto.
Lo si può ritrovare anche nei fumetti e nei videogiochi, mentre in svariate occasioni altri pseudonimi sono stati utilizzati al posto di questo, divenuto celebre tempo la fine dello scorso millennio. Nomi come Robin Bland, David Agnew, Jan Jensen o Thomas Lee (quest’ultimo utilizzato dal regista Walter Hill nel 2000) sono solo alcuni esempi.
La leggenda attorno a questo nome è ormai di fatto nota ai conoscitori di cinema e di fatto nel 1997 è stato prodotto un mockumentary dal titolo An Alan Smithee Film: Burn Hollywood Burn, con Eric Idle dei Monty Python nei panni di un “vero” Alan Smithee protagonista di comiche e parodistiche avventure.
Provate a pensarci: l’avete già letto da qualche parte, vero? Ora sapete perché quello di Alan Smithee, il regista “fantasma”, è uno dei nomi più famosi della storia di Hollywood. Una vicenda, la sua, del resto del tutto degna dell’industria dell’intrattenimento più famosa e inventiva del mondo.
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