Prete muore, “resuscita” e svela: “All’inferno cantano Rihanna”

Condividi l'articolo

“I suoi occhi sporgevano in fuori e quel che è peggio indossava una catena al collo, era come un mastino infernale. C’era un demone che reggeva la catena. Era come una comunicazione telepatica, sapevo che quel demone era stato spedito nella vita di quell’uomo per tenerlo al guinzaglio dall’infanzia fino alla sua morte”.

“Canzoni come Umbrella di Rihanna e Don’t Worry Be Happy di Bobby McFerrin venivano suonate per torturare gli umani. Mi ha sconvolto: ogni verso di ogni canzone serve a tormentarti per il fatto che non hai adorato Dio attraverso la musica quando eri sulla Terra, hai scelto di adorare Satana ripetendo le liriche che lui ha ispirato nel mondo terreno”.

Niente Black Sabbath e Metallica, quindi, ma l’innocente Rihanna e il pover Bobby McFerrin, che probabilmente non ha mai fatto del male a una mosca. In ogni caso la parte sulla musica non sembra essere quella inquietante e, d’accordo, pare che ci sia ben di peggio della hit di Rihanna del 2007 all’inferno.

In ogni caso il narratore di questa realtà da incubo ha concluse affermando semplicemente di essere tornato dall’inferno indietro sulla Terra. Ora che sa che cosa lo aspetta, cercherà di ascoltare musica adatta all’adorazione di Dio? Ma, poi, quale sarebbe di preciso? Farebbe comodo saperlo.

Fonte: NME

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa