I Molti Santi del New Jersey: l’interpretazione di Michael Gandolfini è degna del padre

Gandolfini
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Uno dei motivi per vedere I Molti Santi del New Jersey: Michael Gandolfini interpreta un perfetto giovane Tony Soprano

L’eredità di James Gandolfini rivive nell’interpretazione del figlio, il giovane e capace Michael, ne I Molti Santi del New Jersey. Il film prequel de I Soprano è ambientato negli anni ’60 e ci mostra i giorni giovanili non solo di Tony Soprano ma anche di tutta la sua combriccola, ossia quella che poi diventerà la cosca mafiosa che abbiamo ben avuto modo di conoscere nella serie di David Chase.

La caratterizzazione storica è attenta e come nella serie cerca di esplorare a tutto tondo la realtà del mondo mafioso italo-americano in tutti i suoi aspetti e anche nelle sue debolezze, smitizzando ed umanizzando provocatoriamente i protagonisti per rendere l’idea di un’organizzazione criminale che in fondo è solo parte di una società che già di per suo è complicata e disfunzionale.

Ad emergere sicuramente la figura del giovane Tony (Michael), della cui giovinezza siamo testimoni e assistendo anche al sorgere e alla radice dei problemi che poi da adulto lo porteranno ad andare in terapia. Come possiamo vedere niente attorno a lui è veramente “sano”, neanche in un contesto mafioso.

Il tratteggio di una tale sfaccettata situazione impone, come nella serie, di seguire le vicende di svariati personaggi e di indagare i fitti rapporti tra di loro, dicendo tutto senza dire niente e, come sempre, affidando la narrazione alle azioni dei protagonisti per lasciare le conclusioni, spesso da leggere tra le righe, a chi guarda.

Ecco perché il personaggio di Tony è solo uno dei tanti nel film; ma i momenti a lui riservati sono davvero importanti e lasciano il giusto spazio al rapporto con la madre o a momenti importanti della sua giovinezza che ne segneranno poi la carriera nella criminalità. La cosa che si può dire è che pur non essendo essenziale per la visione de I Soprano, questo film ne costituisce una adeguata appendice.

Una curiosità: all’inizio delle riprese del film Michael Gandolfini era davvero troppo simile al padre James, scomparso nel 2013. Al punto che la sua recitazione dovette essere corretta perché il giovane Tony non assomigliasse troppo a quello adulto, spietato e pericoloso, ma più semmai ingenuo e ancora imberbe, con tutto da imparare. Ma la promessa del futuro cervellotico criminale che conosciamo è già tutta lì.

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