Alien, John Hurt e la stomachevole scena del Chestburster: ecco come fu realizzata [VIDEO]

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Forse il momento più memorabile di Alien, di certo uno dei più iconici: quanto è disturbante questa scena, anche più di 40 anni dopo?

Una delle scene più famose nella storia del cinema, di fantascienza, horror e non solo: il Chestburster, il “cucciolo” di Alien che distrugge il petto di Kane (John Hurt) erompendo dal suo corpo dopo essersi evoluto da un seme depositato dal “facehugger”, che ha sfruttato il fisico del pover’uomo per svilupparsi nella letale entità che conosciamo.

Tutto lo schema dell’impianto dello xenomorfo nel corpo umano è come sappiamo una metafora e un’inversione dello stupro, in quanto subito da un maschio e per via orale. La “nascita” del figlio non voluto, diciamo così, avviene a discapito dell’ospite (e causa la sua morte), rendendolo non un padre ma più una sorta di incubatrice umana.

In realtà nei film successivi, quando la “madre” diventa Ripley, vediamo come il nuovo xenomorfo mostri un certo legame con lei, ma non è questo il caso perché nel primo film della saga di Ridley Scott si intendeva soprattutto rappresentare lo shock della violazione e della mancanza di difese contro un organismo parassita di questo genere.

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Ma come è stata realizzata questa iconica scena? Innanzitutto va detto che il design dell’alienino fu ispirato da un lavoro di Francis Bacon, un dipinto del 1944 dal titolo Three Studies for Figures at the Base of a Crucifixion. Lo sceneggiatore, Dan O’Bannon, ha anche citato la sua esperienza con la malattia di Crohn circa le reazioni e i dolori sperimentati dal personaggio di Kane nella scena.

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