Ornella Muti è stata un’assoluta icona del cinema italiano. Dopo una lunghissima carriera ha deciso ora di vivere insieme alla figlia Naike in un’abbazia del Seicento a Lerma nel Monferrato. Negli ultimi giorni è stata intervistata da La Stampa dove ha parlato della sua serena vita attuale e della sua carriera.
Abbiamo deciso di farne la nostra casa – ha detto parlando della sua abitazione. Il posto è magnifico, fuori dal centro abitato, in mezzo al verde
Andando avanti al Muti ha poi ricordato il suo esordio al cinema, arrivato nel 1970 con La moglie più bella di Damiano Damiani
Quel ruolo arrivò per caso. Ero andata al provino solo per accompagnare mia sorella, alla fine presero me. Non perché fossi più brava, a loro serviva una ragazzina di 14 anni e io avevo quell’età. La parte era bellissima, ispirata alla figura vera di Franca Viola, la prima donna che in Italia rifiutò il matrimonio riparatore. Fu Damiani a inventarsi il mio nome d’arte, non voleva che mi confondessero con un’altra attrice, Luisa Rivelli
Proseguendo l’attrice ha poi ricordato l’amico Francesco Nuti, recentemente scomprso.
Una persona sensibile e un grande attore, capace di rileggere la comicità toscana in una chiave personale, malinconica. La sua morte è stata un dolore. Chissà, forse si portava dietro pezzi pesanti della sua storia personale, che alla fine l’hanno trascinato a fondo
Infine Ornella Muti ha parlato anche del movimento #MeToo, citando esplicitamente Woody Allen col quale ha lavorato nel 2012.
Ho avuto il piacere e l’onore di essere diretta da lui in “To Rome with Love”. Lui è un grande autore, che con i suoi dialoghi serrati ha cambiato il modo di fare cinema. E comunque non è mai stato condannato per nulla. Gli americani sono speciali nell’arte dello scagliare la prima pietra, come se fossero tutti senza peccato. Se facesse cinema solo chi è immacolato non lavorerebbe più nessuno
Parlando poi esplicitamente del movimento #MeToo ha detto:
Diciamo che ha messo sul chi va là molti personaggi del cinema. Io stessa sull’argomento ne avrei da raccontare. Mia madre mi ha sempre accompagnato ai provini fino alla maggiore età e dopo sono stata brava a non ritrovarmi in situazioni potenzialmente pericolose. Anche qui però si è andati oltre. Oggi gli uomini non sanno più come provarci, se ci fanno una carezza sul braccio hanno paura che li denunciamo. Il che è assurdo
Che ne pensate?
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