Ora, il punto è che alla crescita di questa barba di Riker corrisponde un notevole aumento di qualità nella serie in questione, Star Trek TNG. Non che la prima stagione sia esattamente inguardabile, ma a partire dalla seconda davvero si coglie un miglioramento notevole e la serie si trasforma in una delle più acclamate nella storia della televisione, e non solo parlando di fantascienza.
L’espressione è divenuta di uso comune perché questo è in realtà il percorso affrontato e seguito da molte altre serie, che partono magari con una prima stagione un po’ incerta nella quale si “testa” il prodotto e non si sa ancora che strada seguire, per poi trovare la propria impostazione ideale nella seconda stagione o con il prosieguo degli episodi.
Pensiamo per esempio a The Office US, che parte con due prime stagioni traballanti e fin troppo indebitate con l’originale UK ideato da Ricky Gervais, per poi migliorare notevolmente una volta che gli autori americani decidono di seguire le loro idee. Lo stesso, molti dicono, avviene con Breaking Bad a partire dalla seconda stagione (si può essere d’accordo o meno).
Naturalmente, lo schema non è sempre questo: in alcuni casi le prime stagioni sono di gran lunga le migliori e più si prosegue peggio è. Prendiamo per esempio The Walking Dead, la cui qualità precipita tremendamente dopo la quarta stagione; o Community, rovinata e quasi inguardabile dalla quarta stagione in poi. Insomma, non tutte le serie sono fatte per farsi crescere la barba, diciamo così.
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