La diva Florence Pugh ha iniziato la sua carriera alla grande e mentre c’è chi parla di nuova Meryl Streep sul suo curriculum va segnalato anche questo discutibile lavoro di Olivia Wilde. Tutto dire il fatto che la presenza della Pugh come protagonista è in effetti più o meno l’unica cosa che davvero si salva del film, e che anzi gli darebbe prestigio se non fosse affossato da una trama banale, un colpo di scena un po’ scontato e un’ideologia di fondo molto traballante.
7. Kimi (2022) – Zoë Kravitz
Questo film di Steven Soderbergh è passato un po’ inosservato e forse è meglio così. La Kravitz interpreta una ragazza affetta da agorafobia, condizione che viene però da lei superata di colpo a metà film quando si ritrova investigatrice in un caso riguardante alcune registrazioni audio che testimoniano un delitto. Delitto del quale non ci viene detto nulla, e il film si conclude come una specie di Mamma Ho Perso l’Aereo e con Connection degli Elastica, a caso. Non il punto più alto della carriera dell’attrice.
8. Wonder Woman 1984 (2020) – Gal Gadot
Non il miglior film DC e non il miglior cinecomic degli ultimi anni, considerata anche l’enorme attesa che s’era creata attorno a questo progetto. Il problema è come spesso accade la banalità e prevedibilità della trama, che neanche l’intervento di un memorabile Pedro Pascal come villain riesce a compensare. Un film carino come puro prodotto di intrattenimento ma non certamente tra i più memorabili interpretati dall’attrice israeliana.
9. Last Christmas (2019) – Emilia Clarke
Molto meglio vedere Emilia Clarke in Game of Thrones o, piuttosto, in Terminator che in questo tipo di produzioni. Il film è stato realizzato come omaggio alla storica omonima canzone natalizia degli Wham! e da essa “ispirato”. Risultato: una languida commedia romantica senza un minimo di originalità e che nemmeno funziona bene come film di “Natale”, da guardare magari la sera della vigilia. Poco consolatorio il prominente ruolo della musica di George Michael e Andrew Ridgeley nella colonna sonora.
10. Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019) – Oscar Isaac
Vero che la protagonista del film sarebbe tecnicamente Daisy Ridley, ma Oscar Isaac è l’attore di lignaggio, noto per un’infinità di ruoli impegnativi e acclamati, che qui si presta a quello che al momento detiene il titolo come peggior film della saga di Star Wars. La colpa ovviamente non è sua, né della Ridley né di Mark Hamill o di chiunque degli interpreti, quanto di una trama improbabile, davvero poco plausibile e che devia in direzioni improponibili anche con parecchi buchi.