Super Mario Bros. Wonder promette di spingere la saga, nella sua versione 2D, più in là di quanto si sia mai fatto
I fan sono entusiasti di come si presenta il nuovo titolo di Super Mario: Wonder, in uscita questo autunno, promette di riprendere le estetiche più classiche dei titoli 2D side-scrolling dell’idraulico (ossia, i primi storici giochi della saga risalenti agli anni ’80 / ’90) e tenendo presente l’esperienza della prima serie “revival”, New Super Mario Bros., andare ancora oltre.
Ma non parliamo solo dell’aspetto, bensì delle tante interessantissime possibilità di gioco, a cominciare da quello che sembra apparire per ora come una sorta di “shifting” in tempo reale tra due o più dimensioni, in-game, qualora Mario si approcci a uno strano power-up che finisce col modificare l’ambiente in toto e anche a quanto pare le funzioni stesse di gameplay.
In parole povere laddove storicamente i power-up usati da Mario (come la stella) agivano solo su di lui magari conferendogli poteri temporanei, rendendolo gigante ecc, ora possiamo vedere come il cambiamento vada ad interessare tutto quello che vediamo: nemici, piattaforme, collectibles, sfondo, terreno e così via. Una rivoluzione in tempo reale a tutto tondo, mai vista in un gioco platform a questi livelli.
Questo l’aspetto che al momento sembra incontrare l’entusiasmo dei fan, contenti di constatare come ancora una volta Nintendo non si voglia limitare a proporre un nuovo titolo dall’aspetto fresco e intrigante, ma anche a spingere più in là i confini di ciò che si può fare in giochi come questo, cosa tra l’altro fatta ampiamente anche nel più recente titolo di Zelda.
Non è tutto qui, ovviamente: in molti stanno notando l’ampia gamma di nuove espressioni facciali conferita ai vari personaggi, che variano a seconda delle azioni intraprese o del momento vissuto. Pare banale ma Mario storicamente ha sempre avuto la stessa espressione nei giochi, più o meno, salvo ovviamente che nei filmati che raccontano la trama.
Ebbene, ora sia i fratelli idraulici che le comprimarie femminili e, ci scommettiamo, anche tutti gli altri personaggi potranno mostrare una varietà espressiva molto più umana e concreta, cosa che renderà di sicuro il gioco più vivo e piacevole da completare. E c’è da immaginare del resto che ancora non abbiamo visto nulla.
Infatti osservando possiamo notare tutta una serie di piccoli altri dettagli che giocano su una classica logica ricorsiva di Nintendo, nel riprendere cioè immagini e situazioni classiche della saga ma immaginarle in veste nuova, fantasiosa e innovativa, creando così un gioco che sappia di antico e moderno al tempo stesso.