A distanza di due anni dal successo di Strappare lungo i bordi, Michele Reich (in arte Zerocalcare) torna con Questo mondo non mi renderà cattivo, nuova serie formata da sei brevi puntate cariche di emozioni, risate, lacrime ma anche di profonde riflessioni su temi complessi quanto attuali. Il noto fumettista romano ritrae, attraverso il suo stile inconfondibile, un sempre più realistico spaccato della quotidianità nella periferia di Roma Est, facendoci entrare prima nelle case, poi tra le relazioni e infine nella mente delle persone che la abitano.
Le vicende della serie portano lo spettatore a diventare testimone oculare di un fatto che finirà per portare un evidente clima di tensione nei quartieri di Rebibbia; ovvero l’arrivo, in un centro di accoglienza locale, di un gruppo di 35 profughi immigrati. Attorno a questo evento si svilupperà tutta l’intricata trama della serie, poiché a partire dall’arrivo dei migranti, i residenti del piccolo quartiere si ritroveranno divisi in tre diversi schieramenti morali.
Zerocalcare (che anche in questa occasione si riconferma come regista, sceneggiatore e doppiatore della serie) riesce a divertire lo spettatore facendolo ragionare su temi delicati e fortemente divisivi, quali l’emergenza migranti, la violenza nelle strade e la tossicodipendenza. Per riuscire in questo difficile compito, Zero decide di servirsi di un’ampia dose di autoironia, di satira politica e di continui riferimenti a personaggi presi da serie TV, film, cartoni animati che tutti abbiamo conosciuto e amato. Abbiamo dunque deciso di raccogliere i migliori easter egg visti in Questo mondo non mi renderà cattivo
1 – Will di Stranger Things e la gelosia di Secco
In Questo mondo non mi renderà cattivo, Zero si troverà a dover fare i conti i suoi fantasmi del passato, in particolare con quello di Cesare, amico d’infanzia di cui aveva ormai perso le tracce da anni. A partire dal primo episodio il protagonista sarà costretto a ripercorrere le tappe della loro “paradossale” amicizia, ricordandosi della sua sensazione di invincibilità quando era al fianco dell’amico e anche della gelosia che avvertiva il fidato Secco. Questo verrà paragonato al personaggio di Will di Stranger Things, col quale ha condiviso la sensazione di essere stato “messo in un angolo”.
Nella seconda puntata di Questo mondo non mi renderà cattivo, Cesare ci viene descritto proprio come un “gigante di ferro”, che nonostante la sua apparenza colossale e intimidatoria cela, sotto la sua corazza indistruttibile, i dubbi e gli “impicci” tipici dei ragazzi della sua età
3- Dagli infiniti riferimenti alla saga di Star Wars…
In Questo mondo non mi renderà cattivo, Zerocalcare non nasconde la sua passione per la fantascienza, in particolare per le storie narrate nella “Galassia lontana lontana” di George Lucas. Infatti, già dal primo episodio, abbiamo l’occasione di visitare il suo appartamento, dove è possibile notare non solo un poster del film del 2016 “Rog Uan” (Rogue One: A Star Wars Story) all’interno della sua camera, ma anche un piccolo casco di Darth Vader come soprammobile in salotto.
Quest’ultimo personaggio farà anche un’altra apparizione alla fine dell’episodio, all’interno di una delle numerose visioni del protagonista, nella quale finirà ad immaginare sé stesso come “un bamboccione pelato con l’asma” che abbandona i propri amici, finendo per passare rapidamente al lato oscuro. Nella seconda puntata c’è invece un riferimento al celebre cavaliere Jedi Yoda, in particolare alla sua caratteristica cadenza nel parlare, che Zero dirà simile alla sua personale imitazione dell’accento sardo.
Nel terzo episodio, Zero preferirà rimanere intrappolato in un blocco di carbonite, a fare il “guardiano delle pizzette”, piuttosto che ballare con persone sconosciute, all’interno delle feste della sua adolescenza.
Infine, nel penultimo episodio di Questo mondo non mi renderà cattivo si renderà conto dell’insuperabile distanza che si è nel tempo generata tra lui e Cesare, che, nonostante vivano ancora a “cinquecento metri di distanza, per certe cose sono diventati quattro miliardi di anni luce”. Questa separazione metaforica dal suo amico d’infanzia viene rappresentata come un rapido salto nell’iperspazio, che inghiotte il protagonista in un tunnel nel quale comparirà anche il famoso Millennium Falcon, il robot BB-8 dell’ultima trilogia, e anche (inaspettatamente) l’iconica DeLorean di “Ritorno al futuro”.
4-…agli scenari fantasy del Signore degli anelli
Oltre alla fantascienza, l’artista romano si divertirà ad immaginare scenari appartenenti al genere fantasy, facendo frequenti riferimenti a luoghi e personaggi tratti dalla celebre trilogia cinematografica di Peter Jackson.
Nella seconda puntata Zero fa entrare Tolkien nella sua narrazione per ben due volte: prima menzionando la popolare citazione del personaggio Gollum: “il mio tesssoro” e dopo immaginandosi con il conteso anello del potere tra le mani, di fronte al precipizio del Monte Fato, sentendo anche lui la “tensione di quello che sarebbe giusto fare”.
A metà del quinto episodio di Questo mondo non mi renderà cattivo la tensione sale, la minaccia si avvicina e il nostro protagonista si troverà a doversi preparare per lo scontro, nel quale si offrirà nel ruolo di “arcere”, descrivendo la propria figura come: “un Legolas un po’ meno elegante, un Legolas dell’Eurospin”.