“Dalle sue parti”, infatti, la canzone e il riff che la introduce sono leggendari e ci sta che lui, musicista navigato (come vediamo quando si esibisce con la sua band all’inizio del film) la conosca bene. Ma dove si trova ora nessuno la conosce, anche perché siamo nel 1955 e il brano uscirà solo nel 1958.
Marty mette quindi in scena un altro paradosso, che chiude un cerchio quando Marvin Berry, il cugino del famoso musicista, gli telefona e gli fa ascoltare la stessa canzone che lui (quindi) scriverà tre anni dopo, consentendo a Marty di impararla a sua volta nel suo tempo, trent’anni dopo o poco meno. Mal di testa? Ci può stare, perché questo genere di paradossi entusiasmano i fan della saga fin dagli anni ’80.
Nella scena Michael J. Fox suona veramente la chitarra salvo che per le parti in assolo, dove del resto sconvolge il pubblico degli anni ’50 imitando lo stile di Eddie Van Halen e dei chitarristi virtuosistici della sua epoca. Fa cadere l’amplificatore, utilizza la tecnica del tapping e produce un rumore assurdo per il quale i teenager del 1955 non sono pronti. “Ma ai vostri figli piacerà”, assicura Marty.
Non è tutto: la scena viene ripresa in Ritorno al Futuro Pt. 2, nel quale lo stesso Marty, tornato per la seconda volta nel 1955, deve consentire a sé stesso di terminare l’esibizione sconfiggendo tre bulli. Questo per rimarcare l’iconicità della scena, che viene rivista da dietro le quinte e da una prospettiva diversa. Dopo quasi quattro decenni rimane ancora una sequenza indimenticabile!
Continuate a seguirci su LaScimmiaSente