Quando Harry Potter e la pietra filosofale arrivò per la prima nelle libreria volta nel lontano 1997, nessuno era pronto per il colossale successo che sarebbe diventato. Ma nonostante la reazione senza precedenti , quando è arrivato il momento di pubblicare il libro negli Stati Uniti, gli editori hanno ritenuto che fossero necessari alcuni aggiustamenti. In particolare, il titolo.
I Potter Heads di tutto il mondo potrebbero non essere consapevoli del fatto che il nome è stato cambiato per i lettori dall’altra parte dell’Oceano poiché l’editore era preoccupato che i lettori statunitensi non sapessero né si preoccupassero di cosa “filosofale” significasse. Pertanto, hanno deciso di passare a qualcosa di più apertamente magico per aumentare le vendite.
Alla fine, chiamarono il libro Harry Potter (and the sorcerer’s stone) e la pietra dello stregone. Ma non finisce qui. Arthur A. Levine, che in precedenza era a capo di Scholastic, che ha acquistato i diritti di pubblicazione negli Stati Uniti per Harry Potter, voleva scegliere un titolo che fosse ancora più accattivante. Chiaramente non aveva molta fiducia nelle capacità di comprensione dei bambini americani, poiché inizialmente aveva lanciato con il titolo Harry Potter e la Scuola di Magia. Non sorprende che questo nome sia stato rapidamente rifiutato dall’autore JK Rowling .
Lo scrittore Philip W. Errington ha raccontato questa storia nella bibliografia della Rowling, ha affermato:
Levine ha notato che aveva bisogno di un titolo che dicesse ‘magia’ più apertamente ai lettori americani perchè la pietra filosofale poteva sembrare qualcosa di più arcano. Quindi il titolo che ha suggerito e che poi ha rivolto a Jo è stato Harry Potter e la Scuola di Magia. Jo ha detto molto premurosamente: “No, non mi sembra giusto”. Ha poi nominato vari “oggetti” da inserire come titolo fino a quando non ha suggerito “La pietra dello stregone”. E così è stato
In seguito l’autrice ha ammesso di essersi pentita del cambio di titolo mentre parlava per il BBC Red Nose Day nel 2001, ma era troppo tardi.
Hanno cambiato il primo titolo, ma con il mio consenso – ha detto. Ad essere onesti, vorrei non aver accettato ora, ma era il mio primo libro ed ero così grato che qualcuno mi stesse pubblicando che volevo renderli felici.
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