5. “Eccitati dai globuli rossi / Manco fossero Bela Lugosi” – La Mia Parte Intollerante, 2006
Bela Lugosi fu uno storico attore attivo principalmente nella prima metà del ‘900 e famoso soprattutto per aver dato il volto al più celebre Dracula del cinema classico, quello dell’omonimo film horror Universal del 1931. In quanto vampiro Dracula è “eccitato” dai globuli rossi, cioè dal sangue, ma per motivi diversi rispetto a quelli dei bulli descritti dalla canzone.
6. “Chi lavora non tiene dimora / Tutti in mutande, non quelle di Borat” – Goodbye Malinconia, 2011
Borat Sagdiyev in persona viene chiamato in causa, nella sua versione più trasgressiva (ossia, la sua famosa foto in mutande) per giocare sul doppio senso dell’espressione “restare in mutande”, ossia senza soldi. La canzone è nota anche per il duetto con Tony Hadley, il mitico cantante e frontman degli Spandau Ballet.
7. “Sotto il minareto faccia al tappeto / Apollo Creed” – Confusianesimo, 2017
Il doppio senso qui è giocato sulla pratica della preghiera musulmana, in ginocchio a faccia in giù, e la sconfitta del pugile rivale di Rocky, Apollo Creed, che finisce appunto “faccia al tappeto” quando viene ucciso da Ivan Drago nel quarto film della saga. Inoltre “creed” vuol dire credo in italiano: una ulteriore sottigliezza riguardante il tema portante del testo della canzone, le credenze.
8. “Ghostface quella sera / Ci lasciammo per telefono e si ritrovò un coltello nella schiena” – Eyes Wide Shut, 2021
Stavolta il riferimento è ovviamente al celebre personaggio horror della saga di Scream, e alla sua abitudine di telefonare alle sue vittime prima di assassinarle. L’intero brano, Eyes Wide Shut, si riferisce all’omonimo film di Stanley Kubrick e prende come fil rouge della narrazione le maschere, reali o immaginarie, indossate da tutti noi.
9. “Ma poi la baita dove sei e ti sciali / Diventa l’Overlook Hotel di Shining” – Compro Horror, 2014
In mezzo a varie citazioni e riferimenti al cinema horror non può mancarne una diretta all’Overlook Hotel del famoso film Shining, capolavoro di Stanley Kubrick tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King e uscito nelle sale nel 1980. Un grande classico che nella cultura del cinefilo medio non può certo mancare.
10. “Film di Truffaut, fumetti di Paz” – Ilaria Condizionata, 2008
Nella caratterizzazione di Ilaria Condizionata, la “finta alternativa” sessantottina corrotta dal mondo moderno, Capa chiama in causa sia i fumetti di Andrea Pazienza che i film di Francois Truffaut, da sempre considerati complessi e allegorici, da veri cinefili. Quello di Truffaut è il classico nome chiamato in causa da chi vuole mostrare di intendersene di cinema “non mainstream”.