Il film di John Waters è stato bandito in Australia a causa di “rappresentazioni reali in primo piano di reali fellatio… che contravvengono senza ambiguità alle linee guida della classificazione R”. La scena in questione presenta la drag queen Divine, che fa del vero sesso orale con l’attore che interpreta suo figlio nel film.
All About Anna, Jessica Nilsson, 2005
Il film presenta sesso non simulato tra le protagoniste Eileen Daly e Gry Bay e con altri attori maschi, oltre a fellatio con eiaculazione eseguita da Daly su Mark Stevens e cunnilingus eseguito da Ovidie su Bay. La famosa scena è stata girata nell’appartamento dell’attrice protagonista Bay.
Bruno, Larry Charles, 2009
Dopo il clamoroso successo di Borat, Sacha Baron Cohen è tornato sul grande schermo tre anni dopo con “Brüno”: un ritratto implacabilmente imbarazzato di una fashionista austriaca caduta in disgrazia che cerca di sfondare a Hollywood. Il regista Larry Charles ha ripreso filmati reali, anche censurati, di vari atti sessuali avvenuti durante una “festa di scambisti” in una scena senza copione che culmina con Brüno che viene frustato da una dominatrice. Gli ignari ospiti della festa sapevano di essere ripresi, ma non erano preparati per l’approccio profondamente scomodo di Brüno ai preliminari.
No Skin Off My Ass, Bruce LaBruce, 1991
Il film d’esordio di LaBruce “No Skin Off My Ass”, in cui recita anche lui, include scene pornografiche ed è considerato un pezzo pionieristico del New Queer Cinema.
Il mio film è una sorta di remake punk underground del film di Robert Altman Quel freddo giorno nel parco – ha detto LaBruce. Parla di un parrucchiere che si innamora di uno skinhead neonazista e quindi perde interesse per i capelli! È quel tipo di ironia che attraversa tutto il mio lavoro. Ma alla fine, è anche una storia sulla redenzione, perché la sorella dello skinhead unisce le forze con il parrucchiere per riformare lo skinhead fuorviante e trasformarlo in un essere umano amorevole. Quanto puoi diventare romantico?
Non mi dispiace essere considerato un regista queer, o un pornografo, o un provocatore. Ma ho sempre cercato di considerarmi prima di tutto un regista e di sviluppare uno stile estetico e personale, che è probabilmente il motivo per cui molti dei miei film, anche se hanno contenuti radicalmente queer e/o pornografici, hanno giocato così tanto su il circuito cinematografico internazionale