I 10 peggiori remake Live Action Disney

Dopo l'uscita de La Sirenetta 2023 (e tutte le relative polemiche) abbiamo pensato di guardare indietro nel tempo e ripensare i 10 peggiori Remake Live Action Disney dagli anni '90 ad oggi. Ecco la nostra classifica.

Condividi l'articolo

8.La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera di Stephen Herek (1996)

glenn close
@The Walt Disney Pictures

La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera di Stephen Herek è il primissimo remake Live Action Disney, proposto nel 1996 al suo affezionato pubblico. E benché abbia rappresentato un ottimo successo commerciale, nonché l’inizio di un fenomeno che ha inciso in modo estremamente significativo sul corso della Storia del Cinema contemporaneo, il film è banalmente invecchiato male.

Forse malissimo, già che al netto della straordinaria interpretazione di Glenn Close nella parte di Crudelia De Mon, il rifacimento del Classico Disney La carica dei cento e uno del 1961 è la tipica commedia mainstream americana anni ’90, inconsistente ma dalla confezione lussuosa, certamente interessante sul versante formale ma assolutamente povera di contenuti.

La scarsa ironia e la debolezza della trama, interamente incentrata sul carisma di Glenn Close e il personaggio iconico di Crudelia, non hanno convinto la critica all’epoca e oggi denotano un film oltremodo datato. Nonostante questo, esiste comunque una fetta di pubblico Disney che resta affezionata a questo primo storico esperimento. Al sequel del 2000, in termini critici, andrà molto peggio.

7.La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda di Kevin Lima (2000)

la carica dei 102
@The Walt Disney Pictures

Sull’onda del successo commerciale di primo remake Live Action le industrie Disney procedono naturalmente a un sequel, La carica dei 102 – Un nuovo colpo di coda di Kevin Lima, riconfermando Glenn Close nell’iconico ruolo di Crudelia (Cruella De Vil nella versione originale), questa volta affiancata da Gérard Depardieu nella parte di Jean-Pierre Le Pelt.

LEGGI ANCHE:  Encanto: La Recensione del nuovo grande film di animazione Disney

Il film arriva in sala nel 2000 e, a differenza del precedente, non è tecnicamente un remake de La carica dei cento e uno ma un sequel che sviluppa una trama al 100% originale. Il problema è che il risultato sarà ancora un’opera dall’altissimo production value, ma dalla trama inutilmente contorta e totalmente inconsistente.

Da segnalare per altro che nel 1996 e nel 2000 i due capitoli dai Dalmatians finirono al centro di una polemica a dir poco infuocata. In seguito al successo commerciale dei film, infatti, le associazioni animaliste segnalarono che la richiesta di adozioni di cuccioli dalmata da parte delle famiglie americane era schizzata fino a numeri vertiginosi.

E dopo l’entusiasmo iniziale, molte di queste famiglie si erano rese conto delle reali difficoltà, finendo per svendere i cani a libbre o addirittura farli sopprimere. Inoltre, lo stesso personaggio di Crudelia è stato stigmatizzato da molti come fortemente diseducativo, polemica riattivata in tempi più recenti dal nuovo remake Live Action del 2021 con Emma Stone. Film che, in compenso, finirà nelle classifica di segno diametralmente opposto a questa, quella dei Migliori Live Action di sempre.

6.Aladdin (2019)

aladdin
@The Walt Disney Pictures

Tra i 10 Peggiori Live Action Disney per molti c’è anche il remake di Aladdin firmato Guy Ritchie, presentato nel 2019 e più o meno massacrato dalla critica internazionale. I giudizi più negativi si concentrano sia sulle scelte di regia che sull’interpretazione di Will Smith nella parte del Genio. Ma è decisamente Will Smith ad avere la peggio.

LEGGI ANCHE:  In arrivo Disney+, il servizio streaming Disney

I numeri e le grandi sequenze musicali sono state comunque apprezzate per i colori, le invenzioni audiovisive e le performance dei due interpreti, Mena Massoud come Aladino e Naomi Scott nella parte di Jasmine, una delle più amate Principesse Disney. Di contro, la CGI e la struttura del film di Guy Ritchie sono state aspramente criticate proprio per l’eccessiva centralità della figura del Genio.

Secondo la stampa americana la prova di Will Smith non sarebbe assolutamente comparabile a quella del compianto Robin Williams, doppiatore del Genio nella versione originale di Aladdin, film che rappresenta uno degli apici del cosiddetto Rinascimento Disney (1989-1999), ovvero il periodo in cui i Classici di animazione tornano a conquistare il pubblico internazionale, registrando straordinari successi in termini sia commerciali che critici.

Molti hanno poi contestato le abilità canore di Will Smith e le scelte relative ai nuovi arrangiamenti dei numeri musicali, giudicati inadatti alla sua voce. Da notare che comunque Aladdin di Guy Ritchie segue una serie di insuccessi per Will Smith, da Suicide Squad (2016) al fantasy poliziesco Bright (2017) e Gemini Man di Ang Lee (2019). Quindi, va sempre sottolineato come probabilmente la sua performance abbia scontato anche un certo numero di pregiudizi, incontrando comunque il plauso dei suoi fan più fedeli.