Scorsese malinconico: “Non ho più molto tempo”

Parlando con Deadline, Martin Scorsese è apparso malinconico nella consapevolzza di non avere più molto tempo

Martin Scorsese
Credits: Wikimedia Commons/ Siebbi
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Alla veneranda età di 80 anni, Martin Scorsese è senza dubbio uno dei più grandi registi della storia, uno dei pilastri su cui la Settima Arte si poggia. Tuttavia il tempo passa per tutti e non fa sconti a nessuno. Parlando con Deadline, il grande cineasta è apparso malinconico consapevole di questa cosa.

Vorrei potermi prendere una pausa di otto settimane e fare un film allo stesso tempo [ ride ]. Il mondo intero si è aperto a me, ma è troppo tardi. È troppo tardi. Sono vecchio. Ho letto cose. Vedo cose. Vorrei raccontare storie, e non c’è più molto tempo. Kurosawa, quando ha vinto il suo Oscar, quando George [Lucas] e Steven [Spielberg] glielo hanno dato, ha detto: “Sto solo ora iniziando a vedere la possibilità di cosa potrebbe essere il cinema, ed è troppo tardi”. Aveva 83 anni. A quel tempo, ho detto: “Cosa intende?” Ora lo capisco

In ogni caso Martin Scorsese è pronto per presentare al mondo il suo nuovo film, Killers of the Flower Moon, che arriverà in sala il prossimo 19 ottobre. La storia, tratta dal romanzo omonimo di David Grann, racconterà di un indagine fatta su una serie di omicidi che hanno afflitto gli Osage nella contea di Osage, in Oklahoma, durante gli anni ’20. Da poco il petrolio era stato scoperto nella terra dei nativi ai quali era stato concesso in tribunale il diritto di trarne profitto. Questo però li ha resi il bersaglio di avidi proprietari di ranch.

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Nel cast, assolutamente stellare, spiccano Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Con loro ci saranno anche Brendan Frasere John Lithgow. Lo stesso Scorsese, parlando con Premiere qualche mese fa, aveva dato qualche antipazioni sulla natura del suo film dicendo:

Pensiamo che sarà un western. Sarà’ ambientato nel 1921-1922 in Oklahoma. Ci saranno sicuramente cowboy che possiedono macchine e anche cavalli. Il film parla principalmente degli Osage, una tribù indiana a cui è stato dato un territorio orribile, che adoravano perché si diceva che i bianchi non sarebbero mai stati interessati ad averlo. Dopo che però è stato scoperto il petrolio lì, gli Osage, per circa dieci anni, sono diventati il popolo più ricco del mondo, pro capite. Quindi, come nelle regioni minerarie dello Yukon e del Colorado, gli avvoltoi sbarcano, arriva l’europeo e tutto è perduto. In quel momento era più probabile che andassi in prigione per aver ucciso un cane che per aver ucciso un indiano.

Forza Martin!

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