Genio visionario, un regista che come nessun altro è stato capace di accompagnarci nei meandri inesplorati dell’inconoscio. David Lynch è un autore dalla firma unica, un maestro assoluto, uno di quelli che davvero ha fatto la storia del cinema.
Il suo sguardo accarezza dimensioni oniriche, eteree, inquietanti. I suoi film sono più che opere cinematografiche, sono un viaggio, l’anello di congiunzione fra sogno e reatà di cui costituisce un confine fluido, mai immobile e sempre pronto ad addentrarsi fino agli estremi di entrambi gli elementi.
L’unico modo per innamorarsi del cinema di David Lynch è arrendersi e lasciarsi trasportare: è un atto di fede verso un genio a tratti imperscrutabile eppure sempre evocativo.
Per tutti coloro che coltivano un amore incondizionato per i suoi capolavori, vi segnaliamo che dal 15 al 17 maggio, grazie a Wanted Cinema, arriva al cinema Lynch/Oz, documentario che ne approfondisce stile e tematiche andando ad evidenziare il legame inscindibile fra la sua opera Il mago di Oz di Victor Fleming. Di seguito potete apprezzarne il trailer ufficiale:
Per celebrare il maestro, ma anche per arrivare preparati al cinema, abbiamo deciso di consigliarvi 7 film da vedere se amate David Lynch: un articolo in cui troverete opere che nascondono echi del regista, ma anche pellicole a cui egli si è ispirato per il suo lavoro.
Partiamo proprio dal film al cinema da oggi: Lynch/Oz, appuntamento assolutamente imperdibile per gli appassionati. Il documentario di Alexandre O. Philippe passa in rassegna tutta la filmografia di David Lynch, mostrando scena per scena la profonda influenza che Il Mago di Oz di Victor Fleming ha avuto sulla sua opera.
Lynch/Oz è costruito come un video-saggio in sei capitoli che hanno il cinema di Lynch come assoluto protagonista. Grazie allo split screen, potrete apprezzare direttamente i rimandi evidenziati dalle voci narranti, immergendovi ancora una volta nel surreale universo tratteggiato dall’autore.
Ognuno dei 6 saggi vede il contributo, sia in fase di realizzazione che di doppiaggio, di importanti voci del panorama cinematografico internazionale. Si susseguono, infatti, la critica Amy Nicholson e i registi Rodney Asher, John Waters, Karyn Kusama, Justin Benson e Aaron Moorhead, David Lowery.
Se volete apprezzare il cinema di Lynch sotto una luce inedita, non perdetevi Lynch/Oz!
Il mago di Oz (1939), Victor Fleming
Considerando la premessa, la nostra lista di consigli non poteva che includere il cult di Victor Fleming. L’opera di Lynch che si ispira in maniera più manifesta a Il mago di Oz è senza ombra di dubbio Cuore Selvaggio del 1990.
Tantissimi sono infatti le riferimenti al film del ’39. Basta pensare alle scarpette rosse che Lula sbatte con la speranza di fuggire; la Strega Nera dell’Est che che le appare in maniera ricorrente; la Strega Buona che sul finale illumina le scelte di Sailor.
Il rimando che più evidentemente ci riconduce all’opera cinematografica e non al libro è però una delle battute pronunciate da Sailor:
“Quando facciamo l’amore mi sento portare oltre l’arcobaleno”
La frase è un chiaro omaggio a Somewhere over the rainbow, cantata da Judy Garland nel film di Fleming. Più in generale, l’intera filmografia di Lynch risente a livello narrativo dell’influenza de Il Mago di Oz.
Film come Velluto Blu e Mulholland Drive, ad esempio, raccontano la discesa dell’innocenza in dimensioni oscure, siano esse quelle delle pulsioni sessuale o delle vuote promesse destinate ad eclissarsi.
Per approfondire ulteriormente l’argomento, vi rimandiamo alla visione di Lynch/Oz: vi garantiamo che non vedrete più i vostri film preferiti sotto la stessa luce…