I 10 film più volgari di sempre, classificati per numero di “fu*k”
Sappiamo bene che se c’è un cinema che non si risparmia mai in quanto a volgarità, e di tutti i tipi, è certamente quello anglofono (e quello americano compreso). Non che noi sfiguriamo troppo al confronto, certo, e del resto espressioni triviali sono d’uopo in una rappresentazione realistica di uno scenario fedele alla realtà. In fondo, non giriamoci intorno, tutti noi imprechiamo ogni giorno.
Nei film di Hollywood in particolare le profanità si sono sdoganate più o meno in contemporanea rispetto ad altri contenuti limite come sesso e violenza, attorno alla fine degli anni ’60 e in corrispondenza della cessazione del codice Hays di auto-censura dell’industria, sostituito dal sistema di rating in uso ancora oggi.
Precedentemente si poteva sentire qualche profanità molto edulcorata, per esempio nei western o nei film di gangster, del calibro di “son of a gun”, oppure “hey you, punk”, tradotte in italiano con frasi come maledizione, dannazione eccetera. Anche in Italia in effetti i vari “cazzo”, “merda” e “figlio di puttana” cominciano a sentirsi chiari e forti solo alla fine degli anni ’60, sia in sede di doppiaggio che non.
Da lì i film americani, inglesi e anglofoni hanno iniziato ad incorporare espressioni volgari sempre più frequentemente, a volte come si diceva per rendere la veridicità di un’espressività da strada, altre magari per dare una forte caratterizzazione a un personaggio, “tamarro” o meno, noto per imprecare a ogni piè sospinto.
Gli esempi sono tanti, da Samuel L. Jackson a Jonah Hill; quest’ultimo pare anzi detenga il primato di attore più volgare in assoluto, e non c’è da stupirsene. Detto questo, se dovessimo fare una classifica dei dieci film in inglese con più parolacce, quali sarebbero e come potremmo identificarli?
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