Leon, Natalie Portman rivela: “È imbarazzante per me”

Parlando con The Hollywood Reporter, Natalia Portman ha raccontato del suo rapporto col film Leon

Leon, Natalie Portman
Natalie Portman in Leon
Condividi l'articolo

Natalie Portman è, ad oggi, una delle attrici più di talento al mondo. Premio Oscar per la sua bellissima interpretazione ne Il Cigno Nero di Darren Aronofsky, l’attrice di origini israeliane ha alle sue spalle una lunga carriera in cui ha lavorato con importanti registi come Tim Burton o Terrence Malick. Tuttavia è fuori discussione che il ruolo che l’ha lanciata nell’olimpo è scuramente quello di Mathilda in Leon, il film di Luc Besson del 1994. L’attrice aveva solo 11 anni quando ottenne la parte e grazie alla sua performance incredibile riuscì a guadagnarsi un posto a Hollywood che non ha mai più abbandonato.

Parlando recentemente con The Hollywood Reporter, la Portman ha tuttavia spiegato come ad oggi Leon sia un film che la imbarazza guardare.

È un film che è ancora amato, e le persone vengono da me a parlarmene più di qualsiasi altra cosa io abbia mai fatto, e mi ha regalato la mia carriera, ma sicuramente, guardandolo ora, è imbarazzante, per a dir poco. Quindi, sì, è complicato per me.

Nell’intervista, all’attrice è stato chiesto di commentare le accuse di stupro contro Luc Besson, accusato di aver aggredito una donna in Francia nel 2018.

LEGGI ANCHE:  Mediterranea - 5 interpretazioni magistrali di Jean Reno

Davvero non lo sapevo. Ero una ragazzina che lavorava. Ero una bambina. Ma non voglio dire nulla che possa invalidare l’esperienza di nessuno.

Nel 2020, la Portman ha affermato di aver costruito “fortezze” per proteggersi dai media dopo essere stata dipinta come una nuovo “Lolita” a seguito del successo di Leon.

Essere sessualizzata da bambina mi ha tolto la sessualità perché mi faceva paura. Mi ha fatto sentire come se il modo in cui potessi essere al sicuro fosse dire: “Sono all’antica, e sono seria, e dovresti rispettarmi, e sono intelligente e non guardarmi in quel modo”

Che ne pensate?

Seguiteci su LaScimmiaPensa