Tom Hanks è in questo momento impegnato con la promozione del suo nuovo libro The Making of Another Major Motion Picture Masterpiece. Per l’occasione l’attore di Forrest Gump ha rilasciato diverse interviste di cui una, con NBC News, ha toccato un argomento molto interessante, ovvero sia la cosiddetta Cancel Culture.
Il riferimento di Tom Hanks è ovviamente la moderna tendenza a modificare libri del passato per venire incontro alla sensibilità attuale. Negli ultimi mesi vi abbiamo parlato dei casi di Roald Dahl, Ian Fleming e Agatha Christie.
Andando avanti l’attore ha anche parlato del suo romanzo che parla della produzione di un film di supereroi di Hollywood.
Ho riconosciuto in me stesso ogni singolo momento di questo tipo di comportamento sul set [scritti nel libro ndr]. Non tutti sono al meglio ogni singolo giorno sul set di un film. Ho avuto giorni difficili cercando di essere professionale quando la mia vita stava crollando addosso in più modi e il requisito per me in quel giorno era di essere divertente, affascinante e amorevole, ed era l’ultima cosa che sentivo di essere.
In precedenza, Tom Hanks aveva affermato che fare i film è “il lavoro migliore del mondo”.
Fare i film è un lavoro molto duro per un periodo molto lungo che consiste in tanti momenti di gioia affiancati da un numero uguale di sentimenti di auto-disprezzo – aveva detto l’attore a People. È il lavoro migliore del mondo e il più confuso dei lavori che io conosca.