Paul David Hewson è noto da sempre come Bono Vox, uno degli pseudonimi più famosi nella storia del rock: sapete da dove viene?
Se vi diciamo Paul David Hewson probabilmente a tanti di voi il nome non dice nulla, ma se diciamo Bono Vox è già tutto più chiaro. Lo storico vocalist e frontman degli U2 è universalmente noto con questo pseudonimo da più di quattro decadi, ma scommettiamo che in tanti non sapete dove l’ha preso?
Per saperlo dobbiamo tornare indietro alla metà degli anni ’70, prima ancora della formazione della storica band irlandese. Nel corso della sua giovinezza Paul Hewson era parte di una sorta di gang di strada, a metà tra un collettivo di artisti e un gruppo di amici che vivevano nella stessa strada a Dublino.
Il gruppo comprendeva personaggi anche famosi come l’artista Guggi (Derek Rowen) e Gavin Friday, poi come Bono fondatori di un gruppo post-punk, i Virgin Prunes. La gang si definiva con il nome Lypton Village (che indicava l’insieme dei componenti), e come passatempo i componenti usavano darsi l’un l’altro dei nickname umoristici.
Paul Hewson se ne è attribuiti tanti: prima “Steinhegvanhuysenolegbangbangbang”, poi “Huyseman”, “Houseman”, “Bon Murray”, “Bono Vox of O’Connell Street” e infine solo “Bono“, come è noto ancora oggi. E da dove viene quest’ultimo nomignolo? C’è dietro qualche storia leggendaria e surreale?
No: semplicemente era il nome di un negozio di Dublino che vendeva apparecchi acustici e che si chiamava Bonavox, ossia “buona voce”, come a sottolineare le qualità dei prodotti in vendita. Inizialmente il nome non piaceva molto a Bono: a darglielo era stato Guggi, quando lui aveva quindici anni.
In seguito lo ha ovviamente rivalutato, anche perché la traduzione letterale della frase latina che dava il nome al negozio si è poi legata alle qualità vocali stesse di Bono come cantante, da lui comprovate in decenni di onorata carriera con gli U2. Un nome d’arte azzeccato bisogna dire, se ma ce n’è stato uno.