Scarface, Michelle Pfeiffer era terrorizzata da Al Pacino

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Michelle Pfeiffer è oggi una delle attrici più amate e apprezzate al mondo. Gran parte del merito della sua esplosione nel firmamento hollywodiano lo deve alla partecipazione a Scarface nel 1983 nel ruolo di Elvira Hancock. Tuttavia non fu molto facile per lei ottenere quel ruolo. Al Pacino infatti, protagonista della pellicola, non voleva assolutamente che la sua co-star fosse la Pfreiffer, tanto che si rifiutò addirittura di assistere al provino. Tuttavia, il produttore, Martin Bregman, insistette affinchè l’attrice avesse una chance.

Era preoccupato che lei non avesse un bell’aspetto – dichiarò Bergman. Non corrispondeva all’immagine di Elvira che aveva in mente. Ma si sbagliava di grosso

Michelle Pfeiffer nel libro Scarface Nation, ha parlato della difficoltà di quel ruolo. 

A volte, però, interpretando un oggetto puoi effettivamente dire di più sull’oggettivazione delle donne che se interpreti qualcuno di forte. Lei era un ornamento, come un’altra Rolls-Royce o qualcosa del genere, per entrambi gli uomini con cui era. Ho sentito che interpretando qualcosa che rispecchia la vita di qualcuno in quel modo, avrei potuto fare una sorta di dichiarazione femminista.

Nonostante ciò, la Pfeiffer ha raccontato di come fosse difficile per lei essere sul set perché era una delle poche donne del cast. In un’intervista con Darren Aronofsky per Interview Magazine, ha spiegato:

Posso dirti che ero terrorizzata. Ed è stato un lavoro di sei mesi, credo. Mary Elizabeth Mastrantonio ed io eravamo le uniche femmine. Era un club per ragazzi. E c’era anche la natura della relazione con Tony Montana che era molto sprezzante nei confronti del mio personaggio. Quindi mi addormentavo piangendo tutte le notti. 

Sono stata torturata – ha rivelato.

Quando le è stato chiesto di cosa fosse esattamente spaventata, la Pfeiffer ha risposto: Non avresti paura di lavorare con Al Pacino?

Sono molto ostinata, sai. Sono una sopravvissuta. Ãˆ nella mia natura. Non sembro così dura, ma lo sono. E penso di essere stata in grado di nascondermi dietro l’aspetto duro di quel personaggio, che era semplicemente drogata. 

Che ne pensate?

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