I peggiori video musicali di sempre, pt. 2 [VIDEO]

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5. Muse – Panic Station

Ossia: i Muse in Giappone, senza motivo, tra vari stereotipi legati al paese e con tanto, per esempio, di uno pseudo-Godzilla in CGI che vorrebbe forse omaggiare la tradizione cinematografica kaiju. I tre si muovono in ambienti coloratissimi dell’underground di Tokyo tra costumi, pupazzi, effetti fluo e chi più ne ha, più ne metta. Se non bastasse il brano, un pezzo funk rock dai toni accesi, riprende a piene mani da Queen e Michael Jackson con ben poca originalità.

6. Genesis – I Can’t Dance

I Genesis praticamente a fine carriera (se non si considera l’ultimo album senza Phil Collins) si ritrovano protagonisti di un video che vorrebbe essere ironico e che li vede praticamente personaggi in quelli che sembrano vari spezzoni tratti da film comedy anni ’80 con Chevy Chase. Il cantante, batterista e frontman ovviamente troneggia in tutte le scene e rende ancor più pesante e indigesta per i fan storici la nuova veste nazional-popolare assunta dal trio nell’interpretazione di questo brano pop rock del resto già di per suo certo non eccezionale.

7. Tears For Fears – My Demons

Questa è di gran lunga la migliore canzone tratta dal più recente album dei Tears For Fears, uscito nel 2022 dopo diciotto anni di assenza discografica. Un bel pezzo, che comprova la validità della musica del duo e che viene però affidato imperscrutabilmente ad un video con un ballerino che si esprime in varie mosse di danza moderna in mezzo a vari effetti visivi. Artistico e tutto quanto, ma proprio non si poteva creare una clip con i due componenti del gruppo che suonano e cantano la loro canzone più forte da decenni a questa parte?

8. Coldplay – The Hardest Part

La band inglese suona mentre due ballerini, un uomo aitante che pare Ivan Drago e un’arzilla signora in costume, si esibiscono in una serie di coreografie sullo sfondo di quello che sembra uno scalo marittimo casuale. Una domanda: perché? In realtà si tratta di immagini tratte dalla serie anni ’80 Attitudes, frammiste a scene di esibizione della band per apparire riprese nella stessa occasione. Tutto bellissimo, ma la domanda resta: perché?

9. Franz Ferdinand – Do You Want To

In questo video di metà anni ’00 i Franz Ferdinand fanno letteralmente casino in tutti i modi possibili nel mezzo di quella che pare essere un misto di una festa e di un’esposizione artistica negli anni ’60. Ai tempi un video perfettamente in linea con le estetiche delle band post-punk revival di quell’ondata, crudo, immediato e per certi versi ruvido; oggi appare un po’ raffazzonato, confusionario e poco incisivo, tant’è che molto poco viene ricordato anche per quel che riguarda l’idea di base dietro alla clip.

10. Peter Gabriel – Steam

Peter Gabriel è sempre stato uno sperimentatore, in musica e in tutti i media. Alcuni dei suoi videoclip rimangono leggendari e per la loro epoca molto innovativi; altri, come questo, sono anche però piuttosto inguardabili da rivedere oggi. In Steam il cantante giocava con vari effetti di CGI per l’epoca rivoluzionari ma piuttosto disturbanti e che poco giustificano il risultato visivo pur importante in termini di estetica. In altre parole la fretta di andare oltre e di innovare s’è risolta in un accozzaglia di immagini ed effetti speciali non esattamente memorabili.

Siete d’accordo con questo elenco? Vi vengono in mente altri videoclip inguardabili di artisti importanti che abbiamo scordato? Fatecelo sapere su LaScimmiaPensa