LOL – Chi ride è fuori, rifiuta 200 mila euro di cachet

La comica francese Blanche Gardin ha rinuniciato a 200 mila euro per partecipare alla versione francese di LOL – Chi ride è fuori

lol, max angioni
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LOL – Chi ride è fuori, amatissimo show della piattaforma di Jeff Bezos, è sicuramente uno dei prodotti più seguiti di Amazon Prime Video. Tant’è vero che siamo già arrivati alla terza edizione in Italia e molti altri stati del mondo stanno facendo la stessa cosa. In Francia ad esempio sono anche loro arrivati alla terza iterazione. Tuttavia il cast non ha potuto contare su Blanche Gardin, celebre comica transalpina che ha scritto una lettera su Facebook per rivelare di aver rinunciato a 200 mila euro che le erano stati offerti per partecipare.

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“Caro, carissimo Signor Bezos, mi rincresce dover rifiutare il vostro invito a partecipare alla prossima stagione del gioco “Lol – Chi ride è fuori” diffuso sulla vostra piattaforma Amazon – si legge. Capisco che si gira tutto in una sola giornata di riprese. Solamente che, proprio quel giorno, ho il dentista. E, come terza persona più ricca del mondo, lo saprà, bisogna avere i denti molto lunghi [espressione di gergo che significa “essere molto ambiziosi”, ndr[ per avere successo in questo mondo. Mi sentirei in imbarazzo (per non dire che mi farebbe decisamente male al c…) ad essere pagata 200.000 euro per una giornata di lavoro anche se dovessi perdere al vostro gioco, quando l’associazione benefica scelta da me guadagnerebbe 50.000 euro, vale a dire 4 volte di meno, e soltanto se vincessi. Sì, mi dà fastidio ricevere per 8 ore di lavoro, questa somma esorbitante da un’azienda che:

  • Non paga le sue tasse in Francia e beneficia anche di un miliardo di euro di crediti d’imposta, quando fattura 50 miliardi di euro di affari.
  • Emette 55,8 milioni di tonnellate di gas serra all’anno (l’equivalente delle emissioni dell’intero Portogallo) solamente con i suoi data center, per non parlare delle migliaia di camion, di aerei…
  • Utilizza la manodopera dei campi di lavoro forzato uiguri.
  • Distrugge le imprese del piccolo commercio e tutta la vita sociale a esse collegata.
  • I posti di lavoro che crea distruggendo le altre imprese sono lavori estenuanti in magazzini disumanizzati, dove i dipendenti vengono trattati come dei robot che vengono strizzati esercitando una pressione folle su di loro con ritmi infernali e impedendo loro di iscriversi al sindacato.

Tutto questo per cosa? Perché io possa ordinare dei pannolini dal mio divano mentre mi gratto le palle. Sì, mi dà fastidio.D’altra parte, tanto come attrice quanto come sceneggiatrice di film, accarezzo il sogno un po’ folle che i miei futuri progetti possano uscire in una sala cinematografica. Sono ben cosciente che il livello di dissonanza cognitiva è molto elevato nella nostra epoca, ma converrete che pubblicizzare la vostra piattaforma (perché è di questo che si tratta, credo) equivarrebbe a darmi una zappa sui piedi. Non voglio che da qui a dieci anni nessuno vada più al cinema e che tutti guardino le serie tv dal divano, mentre ci facciamo portare degli hamburger da immigrati clandestini che pedalano sotto la pioggia

Che ne pensate?

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