Trainspotting: com’è stata girata la scena del water?

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Trainspotting è senza ombra di dubbio un cult assoluto e tutti dovrebbero vederlo una volta nella vita. Trainspotting è un film che unisce alla perfezione il genere comico a tematiche estremamente delicate e che è a tutti gli effetti uno spaccato dell’adolescenza europea degli anni 90.

Trainspotting segue la vita di un gruppo di amici che vivono nella periferia di Edimburgo e che fanno regolarmente uso di eroina. Il protagonista, Mark Renton, interpretato da un giovanissimo Ewan McGregor al massimo della forma, cerca di uscire dalla dipendenza, ma l’attrazione per la droga e per il suo stile di vita autodistruttivo lo spinge a ricadere in continuazione. 

La storia è raccontata attraverso una serie di episodi della vita quotidiana dei personaggi, spesso mostrati in modo non lineare e con un forte senso dell’umorismo nero. Renton è circondato da una varietà di personaggi stravaganti, tra cui il suo migliore amico Sick Boy, il sociopatico Begbie e lo spacciatore Spud. 

Nel corso di Trainspotting vediamo i personaggi affrontare una serie di problemi legati alla droga e alla criminalità, inclusi arresti, overdose, problemi di salute mentale e violenza. Nonostante ciò, continuano a cercare di sopravvivere in un mondo che sembra essere sempre più alienante e privo di speranza.

Trainspotting ha segnato più di una generazione ed è tutt’oggi apprezzatissimo da vari punti di vista. Gli attori del film offrono interpretazioni straordinarie e convincenti dei loro personaggi mentre la colonna sonora del film, che è una miscela di musica rock, punk e techno, si adatta perfettamente alla narrazione.

Il regista, Danny Boyle, utilizza una varietà di tecniche cinematografiche innovative, come l’uso di angoli di ripresa insoliti, montaggio rapido e sequenze oniriche, per creare un’esperienza visiva straordinaria. Ed è proprio inerente alla regia il tema che oggi vogliamo approfondire.

Una delle scene più iconiche di Trainspotting è quella in cui Renton, in un bagno pubblico, si immerge all’interno di un water in condizioni che definire pessime sarebbe un complimento. Una volta entrato in esso, il protagonista, come se si fosse tuffato nell’oceano, vive un’esperienza onirica che ha reso la scena un vero e proprio cult.

Cerchiamo quindi di scoprire insieme in che modo è stata girata quest’iconica scena di Trainspotting. Per farlo dobbiamo analizzare quest’ultima da tre punti di vista: la costruzione del set, la scena pre immersione e la scena post immersione.

Trainspotting: il set della scena del water

In questa scena storica di Trainspotting, il protagonista è in preda a una crisi d’astinenza da eroina e, dopo aver rubato degli oppiacei da un’amica, decide di nasconderli nella tazza del water di un bagno. Dopo aver recuperato la droga, Renton decide di tuffarsi dentro alla tazza del water, immerso in una sorta di allucinazione.

Gran parte di quello che vediamo all’interno della scena è realmente presente sul set. Ovviamente sono stati utilizzati dei giochi di luce ed altre tecniche particolare, ma non ci sono effetti speciali o espedienti di questo tipo.

Il set di Trainspotting in cui è stata girata la scena è stato quindi costruito ad hoc per l’occasione, in tutte le sue componenti. Per essere precisi, intanto il tutto è stato girato all’interno di una stanza sotto la quale è stato montato un vero serbatoio d’acqua, in modo da garantire all’attore un’effettiva immersione.

Oltre all’effettiva tazza del water in cui il protagonista si immerge e della quale parleremo nel dettaglio tra poco, è stata creata per l’occasione anche una tazza identica ma molto più grande, in modo da far sì che potesse essere ripreso, senza l’uso di effetti particolari, il momento della completa immersione di Renton.

Trainspotting: la scena pre immersione

La scena, per comprenderne a pieno la costruzione, deve essere quindi vista come divisa in due parti separate. La prima parte è ovviamente quella pre immersione e quindi facciamo riferimento a come è stato scelto e trattato il water al centro di quest’iconica sequenza di Trainspotting.

Quando parliamo delle tazze di dimensione normale, bisogna dire che prima di girare la scena sono state provate diverse tazze del water, in modo da avere la possibilità di scegliere quella che meglio si adattava alle esigenze di ripresa. Ciascuna di esse è stata acquistata in un mercatino dell’usato e non è stata pulita prima della ripresa, in modo da rendere la scena ancora più realistica.

Il “bello” di questa scena di Trainspotting sta anche nella contrapposizione tra il putridume che vediamo in questa tazza e l’immensità di questo simil oceano onirico in cui poi il protagonista si ritrova immerso. Ovviamente, sono state utilizzate delle feci finte per girare la scena.

Nonostante ciò, anche qui non ci sono effetti. Sono infatti state utilizzate feci artificiali realizzate a base di cioccolata direttamente da una pasticceria della zona. L’attore si è dovuto immergere in esse per diverse volte, il che non è stato facile né piacevole, ma ha comunque deciso di affrontare la scena senza controfigura per garantire un risultato finale più convincente. 

Trainspotting: la scena post immersione

Ciò che ha reso la scena di Trainspotting celebre al grande pubblico è però sicuramente la sua fase post immersione, quella in cui il protagonista entra quasi in questo mondo parallelo ed estremamente onirico dove la sua mente può viaggiare liberamente senza pensare troppo alle concrete preoccupazioni della vita.

Come detto, sotto al set è stata costruita una vera vasca nella quale l’attore si è potuto immergere per girare le scene. Tuttavia, per garantire l’effetto allucinatorio che il regista voleva ottenere, l’acqua della vasca è stata colorata con una tintura verde fluorescente, in modo da rendere l’immersione di Renton ancora più surreale. 

Infine, il regista, per realizzare l’effetto di rallentamento nella scena che tutti possiamo vedere, ha utilizzato la tecnica del “crank”, ovvero ha girato la scena a una velocità maggiore del normale e poi ha rallentato la riproduzione durante il montaggio. In questo modo, è stato possibile creare un effetto di lentezza e dilatazione del tempo che ha reso la scena ancora più suggestiva.