7 Film da vedere per tornare negli anni 80 [LISTA]

Un tuffo negli anni 80!

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Goodbye, Lenin! (2003), Wolfang Becker

Goodbye Lenin, anni 80

Massima rappresentazione cinematografica del fenomeno dell’Ostalgie, ossia quel senso nostalgia che catturò parte della popolazione della Germania Est in seguito al crollo della DDR, Godbye, Lenin! è il film ideale per chi dagli anni 80 proprio non vuole separarsi.

Ambientata a Berlino Est, inizialmente nel 1978, l’opera si concentra su Christiane, madre di famiglia che, in seguito alla fuga del marito verso l’Ovest, cade in depressione abbandonando i figli Alex e Ariane al loro destino.

L’ospedale sembra però giovarle. La donna, che fino a quel momento non si era mai interessata alla politica, diviene una fervente sostenitrice della Repubblica Democratica Tedesca.

Nel 1989, 11 anni di attivismo dopo, di fronte alle immagini del figlio Alex picchiato e arrestato durante una delle molte manifestazioni contro un regime socialista ormai logoro, Christiane reagisce nel peggiore dei modi. La donna subisce infatti un attacco cardiaco e finisce in coma per i successivi 8 mesi.

Durante questo lasso di tempo, il mondo è completamente cambiato: il muro è caduto e la Germania si è avviata verso un faticoso processo di riunificazione.

Christiane, di nuovo cosciente ma fragile e relegata a letto, non ha idea di cosa sia successo nel mondo: Alex, per non turbare il suo stato di salute, decide di costruire un’artefatta bugia e di farle credere che la DDR sia ancora in piedi.

Insieme ad amici e vicini, comincerà a produrre finti cinegiornali per trasformare la stanza della madre in una bolla in cui gli anni 80, di fatto, non sono mai finiti. Ma quanto potrà durare questa farsa? E cosa ci dice la storia del suo narratore?

Goodbye, Lenin! è l’apoteosi della nostalgia, l’illusione di poter tenere in vita in eterno un’epoca ormai andata. Un must che non poteva mancare fra questi nostri consigli!.

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Turbo Kid (2015), Francois Simard, Anouk Whissell e Yoan-Karl Whissell

Turbo Kid, anni 80

Discendente diretta dell’ozploitation australiana, filone capace di regalarci capolavori del calibro di Interceptor, questa produzione canado-neozelandese pare essere stata consegnataci direttamente dagli anni ’80.

Ambientato in un 1997 post-apocalittico, Turbo Kid ci porta nella vita di un ragazzino rimasto orfano dopo che il perfido Zeus, signore della Wasteland, ha trucidato i suoi genitori davanti ai suoi occhi.

Per il giovane, l’unico strumento di evasione della realtà è un albo a fumetti di Turbo Kid, indomabile supereroe che combatte spietati criminali. Ispirandosi al suo beniamino, il ragazzo comincia a ponderare la sua vendetta contro chi gli ha portato via ogni cosa…

Sotto i nostri occhi, le lande desolate del Quebec si trasfigurano, diventando scenari molto simili a quelli visti nella saga di Mad Max. Turbo Kid è un romanzo di formazione spietato e violento, ma animato da un preponderante senso di leggerezza.

Un’opera chiassosa, fantasiosa e colorata che pare provenire direttamente dagli anni 80. Un film d’altri tempi che farà la gioia degli appassionati!

Kung Fury (2015), David Sandberg

Kung Fury

Sebbene non sia nostro costume inserire corti e mediometraggi nei nostri consigli, non potevamo esimerci dall’aggiungere Kung Fury ai film da vedere per tornare negli anni 80!

Realizzata grazie al crowdfunding, l’opera di Sandberg è una delle più folli e sconclusionate mai viste negli ultimi anni, eppure è perfetta nella sua scanzonata noncuranza di tutto ciò che è logico.

Una parodia degli eighties costruita su un citazionismo sfrenato, una colonna sonora inequivocabile e David Hasselhoff. L’attore si è dedicato anima e corpo al progetto, prestando la voce, le proprie abilità di compositore e realizzando persino un video musicale concepito per promuovere il film.

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Per quanto concerne la trama… beh, ambientato nella Miami del 1985, Kung Fury parla di un poliziotto che impara l’omonima arte marziale dopo essere stato colpito da un fulmine e morso da un cobra. Viene così mandato indietro nel tempo per combattere Hitler affiancato da vichinghi a bordo di cavalli.

Non fatevi domande: lasciate partire il film ed immergetevi in questo perfetto delirio anni 80!

It Follows (2014), David Robert Mitchell

It follows

Chiudiamo i nostri consigli con un film ambientato ai giorni nostri, ma il cui cuore batte negli anni 80 (e poi, che fai, non ce lo metti un horrorazzo?).

It Follows racconta di un gruppo di giovani perseguitati da un assassino invisibile, un mutaforma che cammina incessantemente verso la propria vittima senza mai abbandonarla. Non puoi scappare, esso ti seguirà e ti ucciderà. L’opera di Mitchell è un vero e proprio slasher sovrannaturale, con un killer senza volto e senza voce, il cui unico scopo è braccare e far fuori il suo obiettivo.

Il film è impregnato di vibes provenienti direttamente dagli eighties. L’unico modo per sopravvivere all’implacabile assassino, è infatti quello di passare la maledizione a qualcun altro attraverso il sesso. Il terrore del contagio rimanda così alla paura dell’HIV, tema critico proprio negli anni 80.

I movimenti di macchina, l’uso del cavalletto e la colonna sonora rendono It Follows un horror che potrebbe tranquillamente essere stato concepito 40 anni fa. Se volete un brivido d’annata, non perdetevelo!

Vi sono piaciuti i nostri consigli? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!