Pink Floyd e 2001: Odissea Nello Spazio, il mash-up è incredibile [VIDEO]

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Secondo la leggenda la musica dei Pink Floyd doveva essere nel capolavoro di Stanley Kubrick. Non è mai successo, ma qualcuno si è immaginato come sarebbe stata la sequenza finale di 2001: Odissea Nello Spazio con Echoes come colonna sonora. Ed è spettacolare

Preparatevi ad uno spettacolo unico: Echoes, la storica composizione dell’album Meddle dei Pink Floyd suonata anche a Pompei, che fa qui da colonna sonora alla sequenza finale del capolavoro di Stanley Kubrick, 2001: Odissea Nello Spazio. Per anni si è detto che l’ispirazione originale per la canzone sarebbe venuta proprio da questa fantastica scena.

E, come possiamo vedere da questo mash-up realizzato in tempi moderni (e, stupendamente, in HD) il risultato dell’unione tra le due sarebbe stato più che pregevole. Le visioni oniriche di palingenesi del maestro del cinema e le esplorazioni psichedeliche della band prog rock si sposano alla perfezione in un unione di suoni e immagini davvero quasi trascendentale.

Una collaborazione, quella tra Kubrick e i Pink Floyd, non poi così improbabile. Anche se l’era d’oro di Dark Side of the Moon doveva ancora arrivare la band era già parecchio famosa, come prova la loro presenza in un altro piccolo classico del cinema sperimentale dell’epoca: Zabriskie Point, del nostro buon vecchio e italianissimo Michelangelo Antonioni.

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Erano in effetti gli anni in cui il rock and roll si faceva lentamente strada nei film più o meno di mainstream e le nuove popolari band di “capelloni” si imponevano al fianco dei maestri delle colonne sonore e delle composizioni dell’era classica e romantica riutilizzate nelle soundtrack dei nuovi lungometraggi sperimentali.

Contemporaneamente, erano le band stesse (e specialmente in ambito progressive rock) a richiamarsi ad una visione “cinematica” della loro musica, scrivendo interi album come colonne sonore di film immaginari e stendendo nero su bianco l’intero concept. Ne sono degli esempi Tommy degli Who, The Lamb Lies Down on Broadway dei Genesis o Tarkus di Emerson, Lake & Palmer.

Infine, gli stessi registi (di Hollywood e non; Kubrick vi si era già staccato) cercavano la collaborazione delle giovani e popolari rockstar, per comparsate o anche ruoli più definiti. Per esempio Mike Nichols lavorava negli stessi anni a più riprese con Art Garfunkel; e lo stesso Kubrick, pare, aveva in mente una sua versione de Il Signore degli Anelli con protagonisti… i Beatles.

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Vanno aggiunte altre cose, come il fatto che i Pink Floyd avevano “musicato”, improvvisando in diretta per un’emittente inglese, il vero allunaggio (buona parte di 2001 è ambientata sulla Luna, anche se non in questa sequenza); e diverse delle loro composizioni degli esordi erano a tema spazio e cosmo, tanto che si parlava e si parla di space rock.

Che dire, era un’epoca straordinaria. Non meno straordinaria è la nostra, che cosente con le moderne tecnologie di realizzare mash-up come questo con estrema precisione e in altissima qualità, solo per il piacere di farlo e con un risparmio di tempo e mezzi che decadi fa sarebbero stati costosissimi. Godetevi questo spettacolo incredibile.

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