Ecco come Elle Fanning raccontava del suo ruolo in The Neon Demon come “donna più bella del mondo”, a soli 16 anni
La giovanissima e talentuosissima Elle Fanning aveva solo 16 anni quando è entrata a far parte del casting di The Neon Demon, il famoso body horror di Nicolas Winding Refn ambientato in una Los Angeles ossessionata dalla bellezza e dalla perfezione. Un thriller grottesco, visivamente agghiacciante, che ancora rimane tra i film di maggiore impatto del maestro danese.
Un ruolo molto difficile da interpretare per un’attrice così giovane; che però, come sappiamo, s’è dimostrata tranquillamente all’altezza del compito, a dire poco. Due anni dopo, all’uscita del film nel 2016, ecco come Elle si esprimeva sulla sua esperienza nel film e con Refn, dalla maggior sicurezza dei suoi diciotto anni compiuti.
“La prima cosa che Nic mi ha chiesto quando l’ho incontrato è stata: “Pensi di essere bella?” Mi ha chiesto questo! Ed io ero tipo: “Cosa?” Ero molto in imbarazzo. Ho riso perché nessuno ti chiede questo. La bellezza è un soggetto complesso ma molto taboo, imbarazzante, che è il motivo per cui il film è categorizzato come horror, credo”.
“Se ti chiedessi: ‘Pensi di essere bella?”, tutti dovrebbero dire di sì. Nessuno dovrebbe buttarsi giù per questo perché stiamo cercando di promuovere l’amore per se stessi e [l’idea] che dovresti amare te stessa. Non c’è niente di male in questo. Ma c’è un punto dove si va troppo oltre? Troppo di qualunque cosa è troppo. Penso che un poco non sia male”.
Sul suo personaggio, Jesse, diceva Elle: “Lei non è cattiva di per sé. Penso che si possa vedere in molti modi diversi. Penso che lei sia il veleno che arriva e infetta la città e quelli attorno a sé. Penso che sia come per la mia generazione con i social media. Sembra che si parli molto più di narcisismo“.
“Io ho cominciato [a recitare] quando ero molto giovane quindi conosco la sensazione dell’essere la persona più giovane in una stanza, circondata da adulti, e sentirsi ingenua sulle cose. Sei un po’ fuori equilibrio. Grazie al cielo sono andata in una scuola normale, mi sono diplomata un paio di giorni fa, quindi per fortuna ero con ragazzi della mia età”.
“Ma anche al liceo [c’è] la pressione della crescita e del tuo corpo che cambia, c’è un sacco di pressione anche lì. Poi quando ci metti sopra una lente di ingrandimento, sai, paparazzi foto eccetera, inizi a preoccuparti. Tutti si sentono insicuri. Mentirei se dicessi: ‘Non sono mai stata insicura!'”
“Sono cresciuta sette pollici in un anno quando avevo dodici anni. Ho avuto fasi di vero disagio. Portavo gli occhiali, adoro portarli adesso ma [all’epoca] mi nascondevo. Ci siamo passati tutti: guardare te stessa nello specchio, quelle esperienze extra-corporee nelle quali sei tipo: ‘Ma questa sono io?’“
E concludeva l’attrice, su quello che per lei era il significato finale di The Neon Demon: “Penso che il film possa essere una storia di ammonimento. Ora che ho appena compiuto diciotto anni, vieni come liberata nel mondo reale. E per questo motivo, hai bisogno di trovare buone persone da frequentare. Tu sei la compagnia che frequenti“.