Iniziamo con un piccolo gioiello nella discografia dei Foo Fighters fin troppo spesso dimenticato. Un gran brano guidato da un riff memorabile e sonorità fortemente distorte, che rappresenta il lato della band di Dave Grohl più inaspettato e strettamente “alternative”. Potrebbe risultare una sorpresa per chi li conosce solo superficialmente!
9. Something from Nothing
Un perfetto esempio di rock and roll “di mezz’età”, proposto da una band ormai navigata, sulla scena da vent’anni (il pezzo è del 2014) che conosce ormai il proprio stile e si esprime in composizioni fatte di solida sicurezza. Rimane la canzone migliore dell’album dei Foo Fighters peggiore, Sonic Highways.
8. Learn to Fly
Forse uno dei pezzi più storicamente “pop” della band, che rientra però ancora oggi tra i fan favourite al punto che ai concerti, durante l’esecuzione del brano e all’attacco del bridge, gli spettatori fanno volare migliaia di aeroplanini di carta. Rimane una canzone particolarmente accessibile per chi non è troppo appassionato di rock ma vuole comunque avvicinarsi alla loro musica.
7. Big Me
Un divertissement d’inizio carriera che, cionondimeno, va comunque inserito se non altro per via del divertente video che rese popolari i Foos anzitempo; ma non è tutto qui: la canzone è un buon esempio dell’eclettismo compositivo di Dave Grohl, che qui si propone con un alternative folk scanzonato e semi-ironico non completamente distante da alcune cose scritte da Kurt Cobain.
Brano oscuro e criptico dalle soluzioni stilistiche atipiche e un po’ imprevedibili, specie rispetto alla produzione media della band. I Foos nella loro versione più “seria” e impegnativa, dediti ad un rock and roll che significa qui aggressività e brutalità; non sarebbe troppo sbagliato parlare di punk.
5. The Pretender
Il brano perfetto per illustrare perché i Foos meritino di figurare tra i migliori e più importanti gruppi rock della storia. Un pezzo tecnico e coinvolgente, che travolge con la sua energia e trae il meglio dalla coesione di tutti i componenti nella costruzione di un’atmosfera unica e irripetibile. Da riascoltare subito.
4. Best of You
Uno dei più famosi brani rock degli anni ’00, un crescendo esemplare di un’intensità emotiva unica che trascina nel suo wall of sound chitarristico qui a metà tra alt anni ’90 e revival hard rock anni ’70, un po’ come tutto l’album In Your Honor. La band a metà carriera, ispirati ed entusiasti ma anche adulti e ormai saggi.
Secondo molti questo brano parla di Kurt Cobain, così come, tra i fan si vocifera, diversi altri brani dei Foos mai ufficialmente legati allo scomparso cantante dei Nirvana. In ogni caso, rimane un pezzo solido e memorabile con un riff di forte impatto e una parte di batteria sostenuta e interessante.
2. Everlong
Spesso considerata il capolavoro del gruppo nonché uno dei loro brani più famosi, leggenda vuole che una volta Bob Dylan chiese a Grohl di poterla coverizzarla. Una pura performance alternative rock anni ’90 con una parte di batteria, per il genere, straordinariamente tecnica e replicata anche dalla talentuosa Nandi Bushell.
1. Times Like These
Bellissimo brano con un tempo atipico e dai tratti stoner, eredità dell’esperienza di Dave con i Queens of the Stone Age, che si dimostra peraltro un ottimo esempio delle abilità di Taylor Hawkins alla batteria. Forse la canzone deò gruppo più sottovalutata, almeno tra i singoli, e quella con uno dei video più interessanti (purtroppo difficile da trovare oggi in HD).
Vi è piaciuta questa lista? C’è qualche canzone fondamentale dei Foo Fighters che secondo voi abbiamo dimenticato? Fateceo sapere su LaScimmiaSente!