Chi è Michelle Yeoh, l’attrice Premio Oscar per Everything Everywhere All at Once

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Michelle Yeoh lavora in cinema e televisione da almeno quarant’anni, ma prima di Everything Everywhere All at Once molti nemmeno la conoscevano. Oggi, a 60 anni di età, le cose per lei sono cambiate

Possiamo abituarci a sentire il nome di Michelle Yeoh, l’attrice sessantenne nativa della Malaysia che è appena diventata a tutti gli effetti una celebrità mondiale vincendo il Premio Oscar come Miglior Attrice agli Academy Awards 2023, grazie alla sua performance nel celebrato Everything Everywhere All at Once (film che agli stessi Oscar ha fatto incetta di premi).

Quello che non molti sanno è che l’attrice era già famosa, anche da parecchio tempo. La sua carriera è iniziata con i concorsi di bellezza quando a 20 anni, nel 1983, ha vinto il premio come Miss Malaysia e ha gareggiato per Miss Mondo (arrivando diciottesima). Dopo essere apparsa in una pubblicità con Jackie Chan, ha iniziato a lavorare nel cinema action di Hong Kong.

Il suo primo ruolo come protagonista risale già al 1985, nel film Yes Madam. Tra sequenze d’azione e di arti marziali (con stunt spesso eseguiti da lei e non da controfigure), la Yeoh si è presto fatta strada come sex symbol ma anche come attrice particolarmente versata per ruoli attivi, spamodici e a volte imprevedibili.

Così, arrivando al successo nel cinema di Hong Kong, nel 1997 è stata scelta come “Bond girl” nel film di 007 Tomorrow Never Dies, assieme a Pierce Brosnan. Esatto, era proprio lei. Da lì ha interpretato ruoli in film molto celebri come La Tigre e il Dragone di Ang Lee, Memorie di una Geisha e Sunshine di Danny Boyle.

Tra gli altri è apparsa anche ne La Mummia: la Tomba dell’Imperatore Dragone, terzo film della saga e tra l’altro come ricorderete con un certo Brendan Fraser; in Kung Fu Panda 2, come voce della Divinatrice; e in Guardiani della Galassia Vol. 2, in un cameo nel ruolo di Aleta Ogord. Nel 1997, People l’ha anche inserita nella lista delle “50 persone più belle del mondo”.

Dal 2017 è stata scoperta da tutto un nuovo tipo di pubblico entrando a far parte dell’universo di Star Trek, nella serie Discovery, con il ruolo di Philippa Georgiou, comparendo nell’arco delle prime tre stagioni della serie. Sembra inoltre (non c’è una conferma ufficiale, ma l’Oscar potrebbe cambiare le cose) che sempre in ambito Star Trek sia in progettazione una serie tutta incentrata sul suo personaggio.

Il riconoscimento delle sue qualità attoriali con l’Oscar per EEAAO arriva tardivo ma allo stesso tempo per una delle sue migliori interpretazioni di sempre. Per il ruolo ha ricevuto un’infinità di premi, compreso un Golden Globe, e la rivista Time l’ha inserita nella sua famosa lista delle “100 persone più influenti del mondo” nell’anno 2022.

E per il futuro? Si è già decisa la sua apparizione in Avatar 3 e 4, nel ruolo della dottoressa Karina Mogue. Comparirà anche in A Haunting in Venice, film di Kenneth Branagh basato su Agatha Christie (Poirot). Ruoli di alto profilo che sicuramente si aggiungeranno, ora, a mille altri ingaggi che le saranno proposti.

Altre cose da sapere su di lei: è buddista, vive in Svizzera ed è sposata con Jean Todt, ex-direttore dei team sportivi di Formula 1 di Peugeot e Ferrari. Altra caratteristica interessante, perché si discosta molto dalla norma: non ha mai avuto figli. Ora ha sessant’anni ed è sulla cresta dell’onda: che cosa le riserverà il futuro?

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