Nothing, Forever: una serie generata dalla I.A. GPT-3 sulla base di Seinfeld che è incappata in un imbarazzante incidente
Nothing, Forever è una sitcom generata dalla I.A. GPT-3 (che non è ChatGPT) e ispirata chiaramente a Seinfeld, la celebre serie degli anni ’90 con protagonista Jerry Seinfeld e i suoi amici. La premessa è più o meno la stessa se non fosse che tutte le battute, i dialoghi, la trama e persino la musica sono elementi generati da algoritmi e non scritti da esseri umani.
L’idea funziona in quanto basata sul concetto di base della stessa Seinfeld, ossia (famosa tagline) quello di uno show “about nothing”, che parla del niente. E infatti in Nothing, Forever i quattro protagonisti non fanno altro che vivere situazioni senza capo né coda, tra una battuta e l’altra e con tanto di risate pre-registrate in stile sitcom in sottofondo.
La serie ha iniziato ad andare “in onda” (se ancora si può dire così) sul canale Twitch “watchmeforever” il 14 dicembre 2022. Il protagonista, Larry Feinberg, è chiaramente una versione digitale e computerizzata di Jerry Seinfeld. Allo stesso modo Yvonne Torres, Fred Kastopolous e Zoltan Kakler, i suoi comprimari, riprendono Elaine, George e Kramer.
L’interesse attorno alla serie è cresciuto a dismisura, di pari passo con quello per i bot GPT, nel febbraio del 2023. E il 6 febbraio un incidente imbarazzante ha portato la serie a venir sospesa per 14 giorni, sospensione che s’è poi allungata fino ad oggi, 9 marzo, quando come potete vedere il canale Twitch ha ripreso “le trasmissioni”.
Il motivo? Due o tre battute giudicate transfobiche e omofobe, enunciate dal personaggio di Larry Feinberg durante uno dei suoi spettacoli di stand-up comedy, chiaramente reminiscenti dei medesimi sketch interpretati da Jerry Seinfeld nella serie in live-action di trent’anni fa o poco meno.
Le battute incriminate: “Ci sono circa cinquanta persone qui e nessuno sta ridendo. Qualcuno ha un suggerimento? Sto pensando a qualcosa [qualche battuta] su come l’essere trans sia una malattia mentale. O su come tutti i liberali siano segretamente gay e vogliano imporre la loro volontà a tutti. O qualcosa su come le persone trans stiano rovinando il tessuto della società“.
Si potrebbe argomentare che: 1. Se questo tipo di comicità si rifà a quella degli anni ’90, un’epoca nella quale il politically correct era ancora di là da venire, non c’è da stupirsi dei risultati; 2. Il vero Jerry Seinfeld si guarderebbe trencentomila volte dal fare battute del genere; 3. L’umorismo sembra in realtà voler provocare e attaccare transfobici e omofobi, e non il contrario.
Comunque sia, la serie è stata sospesa e i responsabili si sono detti imbarazzati per quanto avvenuto. In ogni caso ora è di nuovo online per quella che i fan, che si contano ormai a migliaia e la seguono come un inedito e rivoluzionario Grande Fratello, definiscono sempre più la “seconda stagione”.
Non sappiamo se questa nuova “stagione” durerà per sempre come previsto, stavolta. C’è da dubitarne: se c’è una cosa sempre più chiara nei comportamenti di queste I.A. perfette, è che sono sempre in qualche modo imperfette e non mancano mai di dimostrarlo. Per cui, mettetevi comodi e gustatevi questa sit-com esperimento. Il futuro non è ancora arrivato.