Stanno facendo molto discutere le dichiarazioni fatte da Pupi Avati a La Stampa e inerenti a Lucio Dalla. Il regista di Regalo di Natale ha infatti parlato della sessualità del cantautore bolognese spiegando come sia diventato gay dopo una cura ormonale.
Lucio non cresceva così la mamma gli fece fare una cura a base di ormoni – ha detto Pupi Avati. Quella cura, in qualche modo, lo ha compromesso. Non solo non è cresciuto, ma a un certo punto Lucio è diventato ispido e peloso. A Lucio, nel periodo in cui suonavamo insieme, piacevano moltissimo le ragazze, era un assatanato delle donne, era innamorato pazzo della sorella dell’impresario Cremonini, l’attrazione per il mondo femminile era in lui presente e inequivocabile
Poi, a un certo punto della sua vita, qualcosa cambiò. È una storia che ho in qualche modo trasferito nel mio film ‘Regalo di Natale’, ho raccontato il cambiamento di sessualità di uno degli amici. Allora era diverso, non è come oggi, certe cose si vivevano con impaccio e imbarazzo. Lucio chiuse tutti i rapporti con le persone del prima, credo anche un po’ per quella ragione. È un problema che tutti noi amici abbiamo vissuto, io di sicuro. Con Lucio, in tutta la mia vita, ho parlato di qualunque cosa, tranne che di questo aspetto. Mai
Andando avanti con l’intervista, Avati ha definito Dalla un “talento puro” sin da bambino:
Era l’attrazione degli spettacoli teatrali della parrocchia, un bambino bellissimo, travolgente, avremmo voluto essere tutti come lui e, infatti, per tutta la mia vita, ho desiderato essere Lucio. In tutto quello che faceva, in qualunque ambito, era sempre diverso dagli altri, come se fosse survoltato. Forse proprio questo suo aver vissuto così tanto, in ogni momento dell’esistenza, gli ha fatto consumare la vita in fretta, è come se fosse arrivato prima alla fine del percorso