Le opere di Shakespeare arrivano anche a Bollywood, con Haider del regista Vishal Bhardwaj che trae ispirazione dal suo Amleto. Haider fa parte di una trilogia di adattamenti che il regista indiano dedica al drammaturgo, iniziata nel 2003 con Maqbool, tratta dal Macbeth e nel 2006 con Omkara, tratto dall’Otello.
Invece della Danimarca medievale siamo nel Kashmir della metà degli anni Novanta, durante la guerra tra India e Pakistan. Come in Amleto, il film mette in evidenza il conflitto tra bene e male, la lotta per il potere, l’amore e la vendetta, come per gli altri film di Bollywood, il tutto viene contornato da canti e balli. Haider è sicuro uno degli adattamenti dell’opera di Shakespeare più originali.
Otello, Orson Welles, 1952
Girato con pochi mezzi nell’arco di tre anni, dopo il fallimento della casa di produzione, Welles si fece carico dei costi e fu costretto a prestare le sue doti da attore per raccogliere i fondi per concludere il suo Otello. Una fotografia in bianco e nero con numerose inquadrature molto brevi, manca la continuità temporale e i dialoghi tra i personaggi sono state girate in set differenti. Nonostante le difficoltà, Il risultato è un capolavoro visivo che vinse al Festival di Cannes il premio Grand Prix.
Kurosawa realizza il suo Macbeth in stile giapponese ambientandolo al tempo dei samurai e del Giappone feudale. Il regista utilizza la tecnica espressiva del Teatro Nō, limitando le scene di dialogo a favore delle scene d’azione. Nel 1960, il regista giapponese realizza un altro adattamento delle opere di Shakespeare, Ran, tratto dal Re Lear.
Romeo + Giulietta, Baz Luhrmann, 1996
Luhrmann realizza un Romeo e Giulietta più moderno rispetto alle altre trasposizione, adattandola alla generazione dell’epoca. Non solo nell’ambientazione, ma anche nell’uso di personaggi come lo sceriffo e i gangster. Per questa opera rock sfrutta la popolarità dell’epoca di Leonardo Di Caprio a cui affida il ruolo di Romeo.