Perché 7 donne e un mistero è un film mediocre [LISTA]
7 donne e un mistero ha incuriosito molti spettatori dopo la sua uscita su Netflix ma la maggior parte di essi è poi rimasta molto delusa. Scopriamo insieme i motivi per cui 7 donne e un mistero può essere considerato un film mediocre.
7 donne e un mistero, film del 2021 diretto da Alessandro Genovesi e attualmente disponibile su Netflix, sta avendo un discreto successo tra il pubblico. Sicuramente è un film che per l’idea di fondo, la tematica trattata e il particolare cast scelto, avrebbe potuto stupire mentre, a nostro parere, fallisce decisamente su più fronti.
7 donne e un mistero non è considerabile un vero e proprio remake perché senza dubbio ha un’identità propria ma è comunque fortemente ispirato ad un film francese di circa 20 anni fa dal titolo 8 donne e un mistero.
Per essere ancora più precisi, il film da cui 7 donne e un mistero prende ispirazione si ispira a sua volta ad una piece teatrale degli anni 50 che prende il titolo di Huit Femmes. Entrambi i film, infatti, hanno una struttura chiaramente teatrale ed anche piuttosto tipica nei gialli alla Agatha Cristie.
Come detto, però, 7 donne e un mistero presenta molte differenze rispetto alle opere precedenti. Genovesi ha voluto dare la propria impronta e la propria visione ma, anche se questo è apprezzabile, il film non riesce nel suo intento e raramente intrattiene come invece un film di questo genere dovrebbe fare.
Prima di capire il perché 7 donne e un mistero sia un film mediocre, parliamo un attimo della sua trama.
7 donne e un mistero: la trama
Tutta la storia che ci viene presentata è ambientata in un’unica location ovvero una villa in stile liberty. La trama, anticipata di circa vent’anni rispetto al film da cui 7 donne e un mistero trae ispirazione, si svolge nell’Italia degli anni 30. Ovviamente stiamo parlando di una classica trama in stile libro giallo.
Siamo durante la vigilia di Natale e queste 7 donne si ritrovano a festeggiare tutte insieme quando si rendono conto che Marcello, l’unico uomo di casa, è stato assassinato. Come se non bastasse, fuori c’è una forte tempesta di neve che impedisce ogni spostamento, il cancello, anche volendo, è bloccato, e i fili del telefono sono stati tagliati.
Dopo un primo momento di sconforto per Marcello, neanche poi così accentuato a dire il vero, comincia il vero motore del film ovvero l’investigazione di queste 7 donne in cerca del colpevole e di altre verità, teoricamente scomode ma in realtà non così interessanti, utili per trovare una soluzione al caso.
Quasi tutte le attrici recitano sopra le righe
Uno dei punti di forza di 7 donne e un mistero sarebbe potuto essere il suo cast di tutto rispetto mentre è proprio questo ad essersi trasformato in un’evidente criticità. Non è che le varie attrici, ad esclusione di una di cui parleremo a fine articolo, recitino male, è che sono tutte estremamente sopra le righe, quindi troppo esagerate o esasperate nella loro interpretazione.
Recitare sopra le righe è un espediente che a teatro può funzionare ed effettivamente 7 donne e un mistero si basa su un’opera teatrale ma se in questo caso si tratta di un film, ci sono dei canoni da rispettare, anche per non risultare fastidiosi e soprattutto innaturali agli occhi dello spettatore.
Alcune tra le protagoniste di 7 donne e un mistero non fanno che urlare, altre invece hanno spesso reazioni inverosimili. L’unica nota positiva nel cast è Luisa Ranieri, che spicca decisamente sulle altre a livello di qualità, anche più di Margherita Buy che ci è sembrata piuttosto forzata in più momenti.
Questo, però, può essere un bene per Luisa Ranieri ma non lo è per la qualità generale del film che essendo un prodotto corale, per funzionare in maniera perfetta, dovrebbe vedere le attrici tutte sullo stesso piano anche a livello di interpretazione. Inoltre, spesso i personaggi si limitano ad essere quasi delle macchiette.