Dal 23 febbraio The Whale, nuovo film di Darren Aronofsky, è uscito nelle sale italiane, affrontando in modo tremendamente realistico il tema dell’obesità . Negli ultimi anni il cinema ci ha presentato diverse pellicole in cui si affrontano i disturbi alimentari. Un tema per niente facile, ma che alcuni film hanno trattato dandogli una giusta profondità e attenzione.
Buon compleanno Mr. Grape, Lasse Hallström, 1993
Basato sull’omonimo romanzo di Peter Hedges, Buon compleanno Mr. Grape racconta la storia di Gilbert Grape(Johnny Depp), un giovane commesso che dopo la morte del padre, si è fatto carico del fratello minore Arnie, interpretato da un giovanissimo Leonardo DiCaprio, affetto da autismo. La madre dei ragazzi è una donna con una grave forma di obesità che, da sette anni, dopo la perdita del marito, si rifiuta di alzarsi dal divano, perciò tocca a Gilbert occuparsi di lei e del fratello.
Il tema dell’obesità emerge dalla figura di questa madre che si è lasciata andare e che non riesce a riemergere dal tunnel in cui è entrata dopo la morte improvvisa del marito e oltre a colpire la salute fisica, questa condizione tira fuori anche una grande fragilità psicologica causando una forte insicurezza e impedendogli anche di svolgere per i figli il ruolo educativo del genitore.
Fino all’osso, titolo originale To the bone, racconta la storia drammatica di una ventenne, Ellen (Lily Collins), affetta da anoressia nervosa che accetta un nuovo ricovero in una casa di cura. Il Dottore a capo della struttura è interpretato da Keanu Reeves, che utilizza una terapia “alternativa” basata su punteggi e livelli, ogni passo avanti nel raggiungimento del proprio obiettivo, fa guadagnare punti.
Il film, uno dei più importanti a trattare i disturbi alimentari, debutto come regista per la Noxon, è strettamente autobiografico in quanto lei stessa ha vissuto sulla sua pelle il dramma dell’anoressia. Anche Lily Collins ha dichiarato di aver sofferto di anoressia e bulimia. Fino all’osso mira a sensibilizzare gli spettatori davanti ad una patologia che spesso è vista come un “capriccio” degli adolescenti, ma quello che c’è dietro è molto più tragico e devastante.