Remake del film Scarface – Lo sfregiato (Howard Hawks, 1932), il capolavoro di Brian De Palma venne accolto all’epoca con critiche contrastanti a causa di una presunta glorificazione della violenza .
Oggi, fortunatamente, l’ascesa di Tony Montana nella Miami degli anni ’80 è considerata un classico del genere. Un film che parla dell’ascesa alle vette del crimine di un boss che corrisponde anche alla discesa agli inferi di un uomo. Un racconto sul desiderio di potere.
“In questo paese prima devi fare la grana, quando hai la grana allora hai il potere, e quando hai il potere allora hai pure le donne!”
5) C’era una volta in America, Sergio Leone (1984)
L’ultimo film di Sergio Leone è un’immensa epopea nella storia americana, un’opera talmente grande che appare quasi impossibile pensare che sia “solo” un film.
La storia di Noodles (Robert De Niro) si dipana su quattro decadi, dai quartieri bassi di New York negli anni ’20 sino agli anni del proibizionismo. A più riprese considerato uno dei film più belli della storia del cinema, C’era una volta in America è tantissime cose: è un’ opera sulla nostalgia, sull’amicizia, sull’amore, sul ricordo. C’era una volta in America è, molto semplicemente, Mito.
6) Gli Intoccabili, Brian De Palma (1987)
“Sei solo chiacchiere e distintivo!».
Una frase, pronunciata dall’Al Capone di De Niro, che è entrata nell’immaginario collettivo di tutti. Già da sola capace di rievocare il capolavoro Gli Intoccabili, uno dei più celebri film di Brian De Palma. Kevin Costner, Sean Connery, Andy GarcÃa e Charles Martin Smith interpretano il gruppo di agenti che dovrà vedersela con Al Capone, re del crimine di Chicago.
Brian de Palma costruisce un’opera colma della sua esuberanza registica e della sua messa in scena esplosiva, arrivando (nella scena della carrozzina che cade dalle scale) a concedersi persino una citazione a La corazzata Potemkin. Gli intoccabili è il solito grande spettacolo firmato De Palma, un film sulla mafia assolutamente imprescindibile!
7) Quei bravi ragazzi, Martin Scorsese (1990)
“Quei bravi ragazzi” è il secondo capitolo di un’ideale trilogia sulla mafia diretta da Martin Scorsese (a cui si può aggiungere The Irishman, come quarto capitolo e canto del cigno conclusivo)
Considerato la seconda parte di un ideale trilogia sulla mafia di Martin Scorsese (composta anche dal già citato Mean Streets e da Casinò) Quei bravi ragazzi è forse il gangster movie per antonomasia. Venerato in America ed egualmente in Europa, la storia di Henry Hill (Ray Liotta) è un saggio sulle possibilità del cinema, scritto da Martin Scorsese, che della settima arte è uno dei più grandi maestri.
La scena dell’entrata nel ristorante (con quell’incredibile piano sequenza) è scolpita nella memoria di generazioni di spettatori, che si sono sentiti così vicini e così immersi in questa storia così tanto violenta e pulsante, disseminata di dettagli sulla vita criminale che rendono l’esperienza cinematografica incredibile e indimenticabile. PerchèGoodfellas questo è: un’esperienza cinematografica fra le più alte possibili.