The Good Girl, film del 2002 di Miguel Arteta vede protagonisti un giovanissimo Jake Gyllenhaal eJennifer Aniston. Il grande attore, ospite nel 2021 di Howart Stern, ha ricordato quei giorni sul set speigando come le scene di sesso con l’attrice di Friends siano state una vera tortura.
Ero giovane e avevo da tempo una cotta per lei – spiega Jake Gyllenhaal. Lavorare insieme non è stato facile. O meglio, Jennifer è stata adorabile. Ma, ecco, le scene di sesso sono state una tortura. Ma non propria una tortura. Un mix di entrambe le cose. Le scene di sesso sono imbarazzanti, perché ci sono 30, 50 persone che le guardano. Questo non mi eccita. La maggior parte delle volte, è stranamente meccanico. Inoltre, è una danza. Stai coreografando il tutto per una telecamera. Puoi entrare dentro con il personaggio, ma è come una scena di combattimento
Jake Gyllenhaal ha anche rivelato che la Aniston ha chiesto di mettere un cuscino tra i due attori quando stavano lavorando a determinate scene di sesso.
Ricordo un cuscino, è stata usata la tecnica del cuscino (dove un cuscino è posizionato tra gli attori per creare l’illusione del sesso) – ha detto l’attore. Che generalmente viene usata quando sei in posizione orizzontale, ma era solo preventiva. Penso che in realtà fosse un suggerimento di Jennifer. Ha detto solo “Metto un cuscino qui”, senza aggiungere altro. Ed è stata molto carina a consigliarlo.
Jake Gyllenhaal non è il primo attore a parlare delle scene di sesso nei film spiegando come siano davvero una seccatura. Qualche tempo fa infatti Ashton Kutcher aveva rivelato di essersi stancato di girare quel tipo di sequenze con Natalie Portman nel film Amici, amanti e.., commedia amorose a tinte talvolta erotiche diretta da Ivan Reitman.
Stavo girando così tante scene di sesso che mi sono stancato – aveva detto a The Mirror. Non avrei mai pensato che qualsiasi cosa legata al sesso sarebbe divenuta qualcosa di cui mi sarei stancato! Sei lì che stai facendo la scena e pensi tipo “Dobbiamo girare un’altra scena di sesso?’” Non fai altro che aspettare, chiedendoti quando verrà detta la parola “cut”. Il regista poi sarebbe tornato e avrebbe detto: “Penso che tu abbia bisogno di raggiungere l’orgasmo prima”. Quindi il tuo machismo maschile urla “No, no, no. Mi ci vuole molto più tempo.” Sono sicuro che ogni attore lo dice, ma è sempre più complicato di quanto lo sia nella vita reale.