Due Vite ha portato a Marco Mengoni la sua seconda vittoria al Festival di Sanremo: ma qual è il significato della canzone? Esploriamolo insieme
Due Vite è la canzone scritta da Marco Mengoni assieme a Davide Petrella e Davide Simonetta che si è aggiudicata la vittoria al Festival di Sanremo 2023. Una vittoria per molti annunciata e strappata all’ultimo a Lazza, arrivato secondo. Per Mengoni è la seconda vittoria al Festival, a dieci anni esatti dal suo trionfo nel 2013 con L’Essenziale.
Qual è il significato del brano che ha già conquistato tutto il pubblico, sanremese e non? Si tratta di una canzone d’amore che tiene a sottolineare l’unicità di un rapporto di coppia portato avanti contro avversità e difficoltà di ogni tipo, tra litigi, incomprensioni, momenti di vuoto o persino di noia. Rileggiamo il testo:
“Siamo i soli svegli in tutto l’universo E non conosco ancora bene il tuo deserto Forse è in un posto del mio cuore dove il sole è sempre spento Dove a volte ti perdo Ma se voglio ti prendo“
“Siamo fermi in un tempo così Che solleva le strade Con il cielo ad un passo da qui Siamo i mostri e le fate“
“Dovrei telefonarti Dirti le cose che sento Ma ho finito le scuse E non ho più difese“
“Siamo un libro sul pavimento In una casa vuota che sembra la nostra Il caffè col limone contro l’hangover Sembri una foto mossa E ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale E meno male“
“Se questa è l’ultima Canzone e poi la luna esploderà Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai Qui non arriva la musica“
“E tu non dormi E dove sarai, dove vai Quando la vita poi esagera Tutte le corse, gli schiaffi, gli sbagli che fai Quando qualcosa ti agita Tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai Che giri fanno due vite“
“Siamo i soli svegli in tutto l’universo A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto Che nessuno si sente così Che nessuno li guarda più i film I fiori nella tua camera La mia maglia metallica“
“Siamo un libro sul pavimento In una casa vuota che sembra la nostra Persi tra le persone, quante parole Senza mai una risposta E ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale E meno male“
“Se questa è l’ultima Canzone e poi la luna esploderà Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai Qui non arriva la musica“
“E tu non dormi E dove sarai, dove vai Quando la vita poi esagera Tutte le corse, gli schiaffi, gli sbagli che fai Quando qualcosa ti agita“
“Tanto lo so che tu non dormi Spegni la luce anche se non ti va Restiamo al buio avvolti solo dal suono della voce Al di là della follia che balla in tutte le cose Due vite, guarda che disordine“
“Se questa è l’ultima Canzone e poi la luna esploderà Sarò lì a dirti che sbagli, ti sbagli e lo sai Qui non arriva la musica Tanto lo so che tu non dormi, dormi, dormi, dormi, dormi mai Che giri fanno due vite Due vite“
Il brano si fa notare per le immagini particolari e memorabili, espresse in versi come: “Il caffè col limone contro l’hangover“, “Sembri una foto mossa“, “E poi la luna esploderà” e “Ci siamo fottuti ancora una notte fuori un locale“; quest’ultimo verso è stato definito dallo stesso Mengoni come riassuntivo dell’intera canzone: “È la mia storia infinita perché è la storia di un rapporto tra la ratio e l’inconscio“.
“Nella canzone ho raccontato questa doppia vita: quella della notte e dei sogni che diventa più reale dei sogni stessi, e quella che vivo tutti i giorni. Sono un peccatore, sono uno che sbaglia. Esistono gli schiaffi e devi andare avanti nella vita. Ci sono momenti di noia e di down che comunque servono come tutte le cose: per me Due Vite è questo”.