Anche voi non riuscite proprio a farvi piacere (o a farvi venire voglia di guardare) queste dieci serie ormai classiche?
Siamo nell’era d’oro delle serie tv, lo sappiamo. E spesso essere seriofili è faccenda ancor più impegnativa che essere cinefili, perché prodotti che contano stagioni su stagioni ed episodi infiniti portano via un sacco di tempo e di attenzione, scoraggiando sovente il pubblico a dedicarvisi. Ma non è questo l’unico motivo.
Serie cult e classiche, sia moderne che meno, sono spesso evitate per le ragioni più svariate: una brutta nomea, argomenti sensibili trattati, un tono incondivisibile, una eccessiva lentezza, personaggi non accattivanti, ecc.. Queste ragioni, chiaro, spesso decadono una volta iniziata la serie in questione; che, se già è cult, di sicuro ha un motivo per esserlo.
Insomma, chiaro che si tratta di ragionamenti spesso superficiali, che hanno più a che fare con l’idea di tempo mal investito che altro. Eppure, capita che prodotti di successo e di qualità proprio non riescano ad attirare una fetta spesso anche consistente del grande pubblico. Ecco dieci titoli che (forse) anche voi non avete mai trovato la voglia di prendere in mano!
1. Euphoria
La serie HBO con Zendaya Coleman si è fatta notare non solo per la sua rappresentazione degli adolescenti della Gen Z in una chiave moderna ma anche, soprattutto, per la trattazione profonda di temi delicati e sensibili come l’abuso sessuale, la dipendenza da droghe, la mascolinità tossica. Eppure, in tanti la considerano da fuori come l’ennesimo teen drama esasperato, fin troppo reminiscente di serie passate come per esempio Skins.
2. The Walking Dead
Opinione diffusa è che questa serie abbia cessato di essere interessante dopo la quarta stagione, risolvendosi in meccanismi prevedibili e ripetitivi. Tuttavia i fan che l’hanno seguita fedelmente fino alla fine giurano che non è così, e del resto la sua stessa lunghezza (11 stagioni) giustifica una certa affezione nei confronti dei personaggi e delle loro vicende, protratte così a lungo in un universo tanto letale. Chissà che chi l’ha mollata dopo le prime stagioni non decida di riprenderla.
3. 13 Reasons Why
Una serie spesso amata per la narrazione coinvolgente, da “edge of the seat”, e che però viene spesso criticata per la sua trattazione della salute mentale e del suicidio. Di più, siamo di fronte al classico caso di Netflix nel quale una prima stagione funziona benissimo e quelle dopo, aggiunte forzatamente visto il successo… non tanto bene. Sia come sia, la serie s’è conquistata il suo pubblico e ancora oggi rimane un classico nella cultura popolare.
4. Grey’s Anatomy
Uno dei più longevi medical drama, questo titolo seriale viene spesso evitato per una ragione e una sola: le relazioni. Si considera infatti che gli episodi girino principalmente attorno ai rapporti tra i vari dottori protagonisti, in una specie di grande soap opera travestita da dramma e che fin troppo prende da serie attigue come Dr. House, E.R. o Scrubs. Ma il pubblico di Grey’s Anatomy è fedelissimo e, dopo 19 stagioni (!) non molla l’osso. Un motivo ci sarà.
5. The Big Bang Theory
Un’altra serie cult, una sitcom di stampo classico questa volta (con tanto di risate a commentare le battute e le scene) ma ambientata in un mondo di nerd che, spesso questo è il discrimine, viene visto come un po’ stereotipato, un po’ inautentico e un po’ irreale. Tuttavia chi l’ha vista sa bene che nel corso di tante stagioni ed episodi tutti gli stereotipi vengono (un po’ faticosamente) superati, con spazio anche per momenti drammatici e commoventi. Insomma, c’è più di quel che ci si potrebbe aspettare.
6. Emily in Paris
Di che cosa parla questa serie? Di un’americana che sfruttando un opportunità di lavoro si trasferisce a Parigi, la città dei sogni, dove la sua formazione si scontra con una realtà culturale differente tra amicizie, flirt e tante opportunità di crescita. Detta così, Emily in Paris farebbe sbadigliare una buona quantità di spettatori. Eppure, nonostante un’accoglienza critica più che altro negativa (specie in Francia) gli episodi hanno conquistato tanti e tanti appassionati.
7. The Crown
La storia della dinastia inglese da Elisabetta II in poi è… la storia della dinastia inglese. Eventi storici importanti vengono esplorati e compaiono figure importanti come quella di Winston Churchill ma anche quella di Lady Diana, con un focus tuttavia su relazioni e sentimenti. C’è poco da dire: se non vi interessa la storia e non siete appassionati degli intrighi di corte questa serie non fa per voi, anche se l’accoglienza critica è sempre stata molto positiva.
8. The Handmaid’s Tale
Ambientata in una realtà distopica nella quale le donne sono schiavizzate e costrette a fare figli, questa serie è nota per gli eccessi di violenza e per momenti particolarmente intensi che, ciò non di meno, le hanno guadagnato una nomea di prodotto più lesivo che intelligente. Ossia: l’idea è che guardarla sia in fin dei conti un’esperienza più spiacevole che altro; idea con la quale il pubblico di fan che la segue certamente non concorderà.
9. Dr. Who
Qui ci affacciamo a un prodotto storico e longevo: una serie che prosegue ininterrottamente dagli anni ’60 (con una piccola pausa negli anni ’90 / ’00) e che quindi, al di là delle trame astruse a sfondo fantasy / sci-fi difficilmente attira il pubblico moderno abituato a serie di poche stagioni e pochi episodi. Eppure si tratta di un super-classico entrato nella pop culture, che prosegue tuttora e che conta legioni e legioni di appassionati.
10. Star Trek
Anche in questo caso parliamo di un franchise classico che si articola in molte serie diverse, interlacciate tra loro in un fitto schema fatto di sequel e prequel e spin-off; questo senza contare i film e le altre derivazioni del prodotto originale. Un universo complesso da intaccare e che, come nel caso precedente, può scoraggiare per l’impegno che comporta anche solo addentrarvisi. Eppure, potete chiederlo a qualunque “trekkie”, ne vale la pena: è come scoprire la musica dei Beatles.
Questa lista vi ha convinto? Ci sono altre serie che proprio non riuscite a guardare? Fateci sapere cosa ne pensate su LaScimmiaPensa!
