Ora chi si parla un po’ più concretamente di reunion degli Oasis, facciamo un confronto tra la musica dei due fratelli: chi è secondo voi (e da solista) il migliore tra Liam e Noel?
Domanda: Liam o Noel Gallagher? Se doveste scegliere solo uno dei due fratelli degli Oasis, a dareste più spazio nella vostra collezione di album o nelle vostre playlist su Spotify? I due fanno musica da solisti, in una veste o nell’altra, ormai dall’inizio dello scorso decennio e se pur con alterni successi (e sicuramente pallidi in confronto ai tempi della band) non sembrano avere intenzione di cambiare.
Di reunion si parla e si è parlato ma fin da quella fatidica sera a Parigi nel 2009, quando Noel ha abbandonato il gruppo in seguito all’ennesimo litigio, nessun passo concreto si è mosso per la ricomposizione del duo. E pensare che ci vorrebbe davvero poco: di recente anche Matty Healy di The 1975 ha invitato i due fratelli a non “fare i bambini” e a rimettere insieme la band superando il loro stupido litigio.
Ma parliamo di due tra le persone più orgogliose del pianeta e il fatto di essere, entrambi, rockstar famose a livello mondiale certamente non aiuta anche a livello di umiltà. Liam sembra essere sempre stato quello più aperto a una reunion, anche perché negli Oasis non era lui il songwriter principale e ancora oggi i numeri più eclatanti ai suoi concerti sono le esecuzioni dei vecchi successi della band.
Noel si è finora sempre tenuto discosto dall’idea, continuando a fare musica con la sua “band”, Noel Gallagher’s High Flying Birds, ma perdendo un po’ di vista la coerenza produttiva specie tra anni ’10 e anni ’20, e finendo col fare quello che è stato definito (dai detrattori ma anche dai fan storici) un po’ “daddy rock”.
I percorsi dei due fratelli, paralleli ma differenti, li hanno portati comunque a restare tra i grandi protagonisti della musica rock per tutto lo scorso decennio. E la domanda va posta: se non si dovessero mai rimettere insieme come Oasis, chi dei due emergerà sull’altro? Chi rimarrà come leggendaria rockstar e chi come “poser”, o gradasso in cerca perenne di attenzione?
Sappiamo che gran parte del pubblico sembra avere già deciso: Liam viene spesso e specialmente in Gran Bretagna identificato come “l’ultima grande rockstar”, questo nonostante tutti continuino beatamente a ignorare come la gran parte dei suoi brani da “solista” non siano scritti da lui e comunque sempre con l’ausilio di preparati produttori e co-autori.
Liam ha esordito con i Beady Eye nel 2011, nell’album Different Gear, Still Speeding (ingranaggio diverso, funziona ancora) con gli altri ex-membri degli Oasis (Gem Archer, Andy Bell, Chris Sharrock), autori di circa metà delle canzoni in questo come nel secondo e ultimo album della band, BE (2013). Il primo disco è stato prodotto dal leggendario Steve Lillywhite e il secondo (con scarsi risultati) da Dave Sitek dei TV on the Radio.
L’inizio della carriera da solista di Liam risale al 2017, con l’album As You Were (con un altro leggendario produttore, Greg Kurstin) e il contributo di Andrew Wyatt dei Miike Snow. Nel 2019 è seguito Why Me? Why Not., con gli stessi due co-autori; e nel 2022 C’mon You Know, che ha visto anche la partecipazione di Ezra Koenig dei Vampire Weekend e di… Dave Grohl.
Tre album all’insegna del rock, con riff in stile brit reminiscenti del più classico stile Oasis e qua e là qualche divagazione in territori Beatles, Rolling Stones, The Kinks, The Who e in generale quanto di più classico si può tirar fuori dalla tradizione musicale dell’isola. Fa solo un po’ eccezione l’ultimo album, più riuscito e leggermente più eclettico e meno scontato.
In generale, Liam continua ad ergersi come paladino del rock and roll e lo fa con brani che ricordano i bei tempi degli Oasis, la semplicità del rock “da pub” fatto di riff e schitarrate, e testi che come sempre inneggiano ad essere sé stessi, a combattere le proprie fragilità e (non senza riferimenti velati a Noel) a prendersi le proprie rivincite non appena possibile.
Diversa la strada seguita da Noel, che ha esordito con l’album eponimo Noel Gallagher’s Hig Flying Birds nel 2011 in un disco, qui già si coglie la differenza, fondamentalmente scritto, suonato e prodotto quasi esclusivamente da lui salvo qualche piccolo intervento esterno. Lo stesso vale per Chasing Yesterday (2015), nel quale si aggiungono giusto voci corali e una sezione orchestrale.
Fin dall’inzio Noel s’è dedicato a suoni meno rock e meno chitarristici per abbracciare atmosfere più indie, cedendo anche il fianco ad arrangiamenti occasionalmente elettronici e persino “dance” (pensiamo a What a Life, 2011) e dedicandosi poi a sonorità quasi forzatamente moderne in Who Built the Moon? (2017) e nei successivi EP.
Mentre nel quarto album gli High Flying Birds sono diventati ufficialmente una band anche in studio (Jeremy Stacey, Jason Falkner e Keefus Clancia sono entrati temporaneamente nell’organico) Noel ha ri-accolto dal vivo Sharrock e Archer, avvalendosi anche della collaborazione di leggende del rock inglese quali Paul Weller e Johnny Marr.
Gli EP pubblicati tra il 2019 e il 2020 sono stati tra i più criticati lavori del Noel del periodo; il quale, del resto, ha dichiarato in quegli anni di essere passato a scrivere le sue canzoni direttamente al basso dando quindi una maggiore importanza alla ritmica e ai cambi di accordi, privilegiando arrangiamenti moderni e apertamente “pop” a discapito del suo retroterra rock.
Per quanto riguarda il suo quarto album in uscita nel 2023, Council Skies, la promessa sembra quella di un “ritorno” alla chitarra; ma ancora tutto è da vedere. In ogni caso, il cantante sembra ancora aver saldamente in mano le redini del suo progetto e non essere intenzionato a far rientrare il nome Oasis tra i suoi piani. Il rock and roll, però, forse sì.
Difficile per ora, quindi, fare un bilancio. Diciamo che se volete una musica rock di stampo tradizionale e non vi interessa troppo il cantautorato, di certo la discografia di Liam fa più per voi; in caso contrario e se cercate sperimentazioni che spesso però si traducono in un eccesso di sicumera, Noel è il vostro uomo. Chi scegliete? Fatecelo sapere su LaScimmiaSente.