Uno dei grandi punti di forza di Better Call Saul, amatissimo spin-off di Breaking Bad, è sicuramente l’interpretazione di Giancarlo Esposito nei panni del terribile Gus Fring. L’attore aveva già incantato il mondo nella serie madre e ha continuato a farlo nel prequel dedicato all’avvocato di Bob Odenkirk. Tuttavia, parlando con GQ, Esposito ha rivelato di essere stato molto titubante nell’accettare un ritorno nel ruolo per Better Call Saul e di essere stato molto vicino al rifiuto.
È stata una decisione importante per me – spiega Esposito. Mi sentivo come se stessi facendo di nuovo le stesse cose e spero di non aver stressato nessuno alla Buena Vista Productions di Vince. Ma mi sentivo come se non volessi tornare indietro. Nel mio cervello, pensavo: “Non posso interpretare di nuovo quell’uomo, è finito, amico. Lui è storia. È iconico. Non voglio più farlo”. Mi dicevo: “No, rifiuta. Scegli di andare avanti”. Ho iniziato a pensare agli ostacoli che l’interpretazione avrebbe portato. Tutto questo era parte del mio processo decisionale. Cosa puoi fare diversamente? Come puoi creare un Gus diverso? È prima di Breaking Bad. Ok, quindi è più volubile, è meno controllato. Tutte queste cose sono finite ala fine nel cestino e ho detto: “Sì”.