Il mondo dei videogiochi ha influenzato in maniera indiscutibilie la cultura popolare e, nei quarant’anni durante i quali questa industria si è evoluta e cresciuta, ci sono stati diversi titoli che hanno lasciato la loro impronta.
Qui di seguito vi presentiamo i titoli che secondo noi hanno avuto un impatto culturale maggiore, a partire dagli albori negli anni ’70 fino ad arrivare ai giorni nostri.
Spacewar!
Questo nome forse non dice nulla alla maggior parte dei videogiocatori di oggi ma Spacewar! ha veramente segnato un’epoca perchè si tratta di uno dei primi videogames della storia.
Spacewar! risale al 1962 ed è stato progettato per essere riprodotto dal computer PDP-1, uno dei più antichi esempi di personal computer e il primo in assoluto in grado di riprodurre un videogame.
La struttura del videogioco sviluppato da Steve Russell è molto semplice perchè, non essendo dotato di alcuna intelligenza artificiale, prevedeva la partecipazione di due giocatori che si scontravano in una rudimentale battaglia fra due astronavi, nella quale il primo che riusciva a colpire l’avversario vinceva.
Visto con gli occhi del videogiocatore moderno, Spacewar! risulta senza dubbio un concetto primitivo ma tutti noi abbiamo un debito con questo videogioco e i suoi creatori, che hanno aperto la strada alla nascita del mondo videoludico che conosciamo oggi.
Pong
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad uno dei precursori dell’industria videoludica. Pong infatti è stato infatti uno dei primi progetti ideati da Atari, storica compagnia statunitense responsabile della distribuzione delle prime console.
Pong è stato distribuito a partire dal 1972 ed è considerato il capostipite dei videogiochi arcade. Il successo del progetto è stato immediato e ha dato il via ad una vera e propria era durante la quale i videogiochi erano associati spesso a bar e piccoli locali dove l’utente inseriva una moneta per giocare e, al termine della partita, lasciava il posto ad un altro giocatore.
Al di là dell’impatto culturale, Pong è un videogioco con regole semplici che replica una partita di ping-pong su uno schermo in bianco e nero dove una palla rimbalza fra un lato e l’altro dello schermo e i giocatori devono controllare due barre laterali per tentare di segnare un punto.
La semplicità, come spesso accade in questi casi, è stata la fortuna di questo progetto e di Atari, che è poi diventata leader nel settore negli anni a venire.
Snake
Snake è un videogioco molto popolare pubblicato a metà degli anni ’70. Alcuni lo considerano un vero e proprio genere, originita dal videogioco chiamato Blockade, diffuso a partire dal 1976 nelle arcade di tutto il mondo.
Il gameplay è molto semplice, infatti il giocatore deve controllare una striscia di pixel che si allunga col progredire della partita. Lo scopo del gioco è “mangiare” più “mele” stilizzate possibili, cercando di non attorcigliare il serpente su se stesso e trovare sempre un passaggio.
La diffusione del videogame è andata di pari passo con quella dei telefoni cellulari. La Nokia, compagnia leader del settore negli anni ’90, includeva Snake in tutte le edizioni dei suoi telefoni cellulari garantendo al videogame una diffusione massiccia in tutto il mondo.
L’impatto culturale di Snake è stato enorme perchè il videogioco ha raggiunto presto la notorietà ed è stato citato anche in molti show televisivi o film che lo hanno reso ancora più popolare
Pac-Man
Tutti conoscono Pac-Man, il videogioco in cui si controlla la piccola sfera gialla che deve farsi strada tra livelli labirintici per guadagnare punti ed evitare l’agguato dei quattro fantasmi che infestano la mappa.
È una pietra miliare del mondo videoludico e il protagonista dell’epoca d’oro degli arcade. Prodotto dalla Namco nel 1980, il videogioco ha letteralmente invaso le sale giochi di tutto il mondo, arrivando a guadagnare oltre i due miliardi di dollari nei primi dieci anni.
Sono state numerose le versioni di Pac-Man rilasciate nei diversi Paesi e il franchise è anche responsabile di aver attirato le prime videogiocatrici all’interno delle arcade.
Il videogioco di Namco fu un successo planetario che cambiò per sempre il mondo dell’intrattenimento e rese i videogame un passatempo di massa. La sua importanza storica è riconosciuta anche dal fatto che Pac-Man è entrato a far parte della Smithsonian Collection, che include reperti che hanno plasmato la storia degli Stati Uniti d’America e del mondo intero.
Tetris
Tetris è l’ennesimo gioco iconico che ha influenzato profondamente la cultura popolare a partire dalla sua pubblicazione nel 1984.
Il videogame è stato sviluppato in Unione Sovietica da Aleksej Leonidovič Pažitnov, un ingeniere informatico che all’epoca si occupava di intelligenza artificiale all’Accademia delle Scienze dell’URSS di Mosca. L’informatico era appassionato di rompicapi e ideò così la prima versione di Tetris che presto si diffuse a tutti i suoi colleghi.
A partire da quel momento Tetris ha iniziato a diventare un fenomeno di massa in URSS e in Occidente arrivando a vendere un numero record di copie e ad aggiudicarsi il Guinnes World Record per il videogioco presente su più piattaforme della storia.
le regole di Tetris sono molto semplici e prevedono il dover incastrare mattoncini colorati fra loro, in modo da poter proseguire per più tempo possibile e raggiungere un punteggio sempre più elevato.
Ognuno di noi ha giocato almeno una volta nella vita a Tetris e sappiamo quanto possa essere capace di incollarci allo schermo e a spingerci a giocare una partita dopio l’altra.
Super Mario Bros.
Super Mario Bros. è stato il capostipite del genere platform ed è stato rilasciato nel 1985 da Nintendo per la console Nintendo Entertainment System (NES).
Il titolo ci cala nei panni di Mario e la nostra missione è arrivare alla fine dei 32 livelli per salvare la Principessa Peach dalle grinfie di Bowser. Mentre ci faremo strada nel Regno dei Funghi dovremo affrontare difficoltà e nemici sempre più aggressivi che si porranno fra noi e la ambita bandiera che segna la fine di ogni stage.
Pur non essendo la prima avventura di Mario, Super Mario Bros. rappresentata un passo epocale per il genere platform e per il mondo dei videogiochi, che trova nell’idraulico baffuto di Nintendo una delle prime mascotte riconosciute in tutto il mondo.
Oltre a presentare un mondo di gioco ben concettualizzato e una trama che legava i livelli fra di loro, Super Mario Bros ha rivoluzionato il panorama videoludico anche in termini di gameplay, portando già negli anni ’80 un’esperienza fluida e reattiva assolutamente all’avanguardia per i tempi
Super Mario Bros. ha avuto un impatto tale nella cultura popolare che il franchise si è evoluto nei decenni fino ad arrivare ai giorni nostri, dove continua a godere di enorme successo.
Street Fighter II
Street Fighter II è il secondo capitolo della famosa saga di videogiochi picchiaduro, pubblicato nel 1991 da Capcom a seguito del successo del primo episodio uscito nel 1987.
Street Fighter II è considerato un videogioco iconico perchè è uno dei titoli responsabili dell’esplosione del genere picchiaduro durante gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio.
Le grafiche avanzate facevano da sfondo ad un cast di personaggi originali e con stili di combattimento unici, il tutto animato magistralmente e condito da una colonna sonora iconica e accattivante.
Street Fighter II ha anche contribuito ad un vero e proprio rinascimento dei videogame arcade, considerati ormai destinati all’oblio a causa della comparsa delle prime console casalinghe sul mercato.
Le serie Street Fighter inoltre è anche stata al centro di numerose polemiche per le scene grafiche e violente che proponeva al videogiocatore ma questo ha contribuito solo a farlo entrare di diritto nella cultura popolare.
Doom
Doom è l’antenato di tutti gli sparatutto e un successo di massa che è esploso quando idSoftware ha deciso di rilasciarlo su PC nel 1993.
Sebbene il genere FPS avesse avuto altre espressioni già a partire dagli anni ’80, nessuno è riuscito ad incarnarne lo spirito tanto quanto ha fatto Doom. Il videogioco viene vissuto in prima persona attraverso la visuale di quello che i fan hanno battezzato “Doomguy”, che deve farsi strada fra i livelli popolati di mostri che vogliono soltanto attaccarci e distruggerci.
Già all’epoca, il rilascio di Doom ha segnato uno spartiacque nell’industria videolutica perchè l’innovativo utilizzo di mappe in 3D ha portato l’intera industria ad un livello tecnologico successivo, diventando uno dei titoli più imitati della storia.
Nel trentennio successivo sono usciti diversi sequel che però non hanno mai retto il confronto con l’originale. Nel 2016 idSoftware ha prodotto un reboot della serie che è stato molto apprezzato da fan e critica, confermando l’importanza del franchise.
È giusto assumere che se non fosse stato per l’inluenza di Doom sulla cultura popolare oggi non avremmo Call of Duty, Battlefield o Fortnite.
Need for Speed
I giochi di corse sono sempre stati popolari e sono tra i più apprezzati del panorama videoludico e questo lo si deve a titoli come Need for Speed.
Il titolo pubblicato da Electronic Arts nel 1994 ha riscosso un successo planetario, arrivando a vendere 150 milioni di copie a andando ad influenzare il genere per i decenni a venire.
Il primo capitolo dellla saga Need for Speed presentava grafiche all’avanguardia e controlli molto reattivi che hanno contribuito a portare i racing games al grande pubblico e hanno permesso ad altri franchise come Gran Turismo di svilupparsi e raggiungere la fama di cui godono tuttora.
All’iconica serie di videogame è stato anche ispirato un film uscito nel 2014, il quale ha contribuito ad attestare la sua presenza nella cultura popolare.
Resident Evil
Resident Evil è il capolavoro survival horror realizzato da Capcom e rilasciato su PlayStation nel 1996. Il videogioco ha segnato la nascita del genere horror moderno, presentando per la prima volta grafiche realistiche che mostravano esplicitamente la morte dei personaggi e l’orrore degli zombie che popolano la fittizzia località di Racoon City.
La campagna ci vede interpretare Chris Redfield e Jill Valentine, due agenti delle forze speciali S.T.A.R.S. inviati ad indagare strani casi di cannibalismo. Ci troveremo di fronte ad una villa infestata da zombie molto aggressivi, che scopriremo essere sede della Umbrella Corporation.
Il successo del progetto ha contribuito all’esplosione delle console domestiche sul mercato internazionale e ha dato il via ad una storica saga multimediale, che comprende numerosi titoli videoludici, una saga cinematografica e una serie TV uscita l’anno scorso su Netflix.
Ultimamente Capcom si sta cimentando nella realizzazione di alcuni remake dei titoli della saga, permettendo anche alle nuove generazioni di videogiocatori di calarsi nelle atmosfere agghiaccianti del mondo di Resident Evil. Quest’anno infatti è prevista l’uscita di un remake di Resident Evil 4, considerato fra i titoli più attesi del 2023.
Final Fantasy VII
Tutti conoscono la saga di Final Fantasy, nei decenni si è guadagnata un posto nella cultura popolare e rappresenta uno dei prodotti videoludici più famosi e acclamati di sempre.
La serie di Square Enix non sarebbe il colosso che conosciamo oggi se non fosse stato per il rilascio di Final Fantasy VII nel 1997. Il titolo è un gioco di ruolo che ci vede prendere il controllo di Cloud Strife e i suoi compagni del gruppo terroristico AVALANCHE per impedira alla malvagia corporazione nota come Shinra di utilizzare l’energia Mako, considerata la linfa vitale del pianeta.
Il videogame è uno dei più influenti giochi di ruolo di sempre che, con la sua commovente e toccante narrativa, ha portato la serie a diventare famosa in tutto il mondo e ha contribuito anche al successo della prima PlayStation.
Nel 2020 è stato prodotto un remake della prima parte della storia che ha ricevuto un’accoglienza ottima ma che ha diviso i fan di lunga data. Ora la saga è arrivata al sedicesimo capitolo, atteso per il prossimo 22 giugno.
The Legend of Zelda: Ocarina of Time
Anche in questo caso siamo di fronte ad una saga videoludica che ha fatto la storia e che continua ad essere rilevante anche a oltre trent’anni dal suo esordio.
The Legend of Zelda è una delle serie iconiche di casa Nintendo, che ha caratterizzato l’evoluzione degli sviluppatori giapponesi. Le avventure di Link sono sempre state amate dai videogiocatori di ogni età, trasformando il protagonista in una vera e propria mascotte al pari di Mario.
Fra i capitoli della leggendaria saga è da ricordare The Legend of Zelda: Ocarina of Time, entrato nella storia per essere il videogioco con il più alto punteggio Metacritic di sempre.
Pubblicato nel 1998 in esclusiva su GameCube, Ocarina of Time rappresenta la prima avventura in 3D di Link nella terra di Hyrule. La trama avvincente e le rivoluzionarie novità nel gameplay hanno portato questo capitolo della saga ad essere uno dei più amati di sempre.
The Legend of Zelda ha segnato per sempre la cultura popolare e questo è confermato anche dalla trepidante attesa dei fan per il nuovo capitolo chiamato The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, in programma per il 2023.
Pokémon
Anche la persona più estranea al mondo dei videogiochi sa di cosa si parla quando vegono citati i Pokémon. Alla fine degli anni ’90 infatti, i videogiochi Pokémon Rosso e Pokémon Blu vennero rilasciati in Occidente, dando vita ad uno dei maggiori fenomeni culturali degli ultimi decenni.
I giochi di ruolo sviluppati da Game Freak per Game Boy, la console portatile della Nintendo, affascinarono un’intera generazione che ora li considera parte integrante della propria infanzia.
Il successo dei videgiochi aprì la strada alla nascita di un franchise multimediale che comprendeva la serie anime, il gioco di carte collezionabili e persino diversi lungometraggi per il grande schermo.
Le idee innovative portate da Pokémon hanno segnato profondamente il mondo dei videogiochi ma anche la maniera di concepire l’intrattenimento per bambini.
Ancora oggi la saga gode di un successo planetario e conta ben diciotto videogame usciti in esclusiva per le console Nintendo. Qusto se non si considerano i vari spin-off e l’applicazione Pokémon Go, sbarcata su Android e iOS nel 2016.
The Sims
Con l’inizio del nuovo millennio il mondo dei videogiochi ha iniziato ad espandersi. Il successo delle console casalinghe ha reso questo hobby accessibile a tutti e gli sviluppatori hanno cercato di creare prodotti appetibili ad una platea sempre più ampia.
È con questa premessa che è stato sviluppato The Sims, un videogioco che può essere categorizzato come un simulatore di vita nel corso del quale possiamo creare i personaggi e le loro case, nonche vivere le loro vite a seconda delle nostre preferenze.
I vari personaggi del gioco sono semplici umani che possono avere lavori, relazioni e hobby a seconda di come noi decidiamo di condurre la nostra partita. La semplicità del gioco e la mancanza di trama hanno rappresentato una rivoluzione e hanno dato vita ad un vero e proprio genere.
L’idea alla base di The Sims è molto originale ed è stata apprezzata da videogiocatori di tutte le età, arrivando a vendere milioni di copie eccedendo le aspettative di Electronic Arts.
The Sims ha ricevuto numerosi sequel negli anni ma nessuno di questi è riuscito a catturare la magia e l’impatto culturale che ha avuto il primo capitolo sull’industria videoludica.
Grand Theft Auto III
È impossibile parlare di videogiochi entrati nella cultura popolare senza menzionare la famosa saga di Rockstar Games. Grand Theft Auto III è stato il primo capitolo della saga ad abbandonare la visuale isometrica e ad abbracciare il design 3D, dando vita ad un’avventura iconica e controversa.
La trama ci vedrà nei panni di Claude, un criminale che durante una rapina viene tradito dalla sua ragazza, che gli spara con l’intento di ucciderlo e di fuggire insieme al cartello colombiano.
Il nostro obiettivo sarà scalare i ranchi della criminalità di Liberty City e giungere ad una posizione dominante per poterci prendere la nostra vendetta nell’atto finale.
GTA III è uno dei primi videogiochi che propone una sorta di open-world e da la libertà al giocatore di esplorare la fittizzia metropoli statunitense di inizio millennio.
Chiaramente la saga è stato anche bersaglio di numerose critiche a causa della violenza e dei contenuti espliciti presenti in abbondanza, tuttavia questo non ha impedito a Rockstar di vedere il suo franchise raggiungere un livello di influenza inimmaginabile.
Il quinto capitolo della serie è uscito ormai dieci anni fa e rimane, ad oggi, uno dei titoli più giocati in assoluto, inoltre la trepidante attesa dei fan per Grand Theft Auto VI testimonia quanto la serie sia amata dal grande pubblico.
Lara Croft: Tomb Rider
Il genere action-adventure è uno dei più diffusi nel panorama videoludico moderno ma il capostipite di questo particolare tipo di videogiochi è sicuramente Lara Croft: Tomb Rider.
La serie di videogiochi ha come protagonista proprio Lara Croft e insieme a lei ci imbarcheremo in un’avventura che ci porterà a scoprire tesori e civiltà perdute nel tempo. Le spettacolari scenografie e le scene di combattimento sono gli ingredienti fondamentali di un franchise che ha segnato milioni di giocatori a cavallo del nuovo millennio.
Il successo del famoso videogioco sviluppato dagli sviluppatori britannici di Core Design ha spinto la Paramount Pictures ad acquistarne i diritti per produrre un adattamento cinematografico. Lara Croft verrà interpretata da Angelina Jolie e questo conferirà alla saga le caratteristiche necessarie ad entrare per sempre nella cultura popolare.
Call of Duty
Call of Duty è probabilmente il videogame più famoso e più giocato in tutto il mondo e domina da anni il genere degli sparatutto in prima persona.
Il primo capitolo della saga di Activision è stata rilasciata sul mercato nel 2003 e ha ricevuto subito un enorme successo, che l’ha portata a competere con i pesi massimi del genere come Wolfenstein e Medal of Honor.
Negli anni successivi il franchise si è espanso e ha lentamente iniziato a dominare l’intera industria videoludica. Il fenomeno culturale che è Call of Duty deve il suo successo soprattutto alla modalità multiplayer, che ha permesso a milioni di giocatori in tutto il mondo di scontrarsi in match organizzati istantaneamente.
Le campagne dei vari capitoli di Call of Duty sono passate dall’essere la portata principale del videogioco a quasi un dettaglio per i fan della saga, che ormai sono attirati quasi esclusivamente dalla modalità multiplayer.
Call of Duty è un videogioco iconico che tuttora è in cima a tutte le classifiche in termini di vendita ed è per questo una delle ragioni principali che hanno spinto Microsoft a tentare l’acquisizione di Activision.
God of War
Il primo capitolo di God of War risale al 2005, quando Santa Monica Studio presentò al mondo per la prima volta il personaggio di Kratos. Il tormentato semidio spartano era motivato dalla sete di vendetta e nella trilogia originale seguiamo le sue avventure mentre tenta di sterminare tutti gli dei dell’Olimpo.
God of War presentava una narrativa accattivante come elemento principale, condita da un gameplay variegato in cui, vestendo i panni di Kratos, potevamo farci strada in un mondo ispirato alla mitologia greca risolvendo puzzle e annientando diversi boss che si sbarravano la strada verso l’Olimpo.
Il primo capitolo della saga ha avuto un enorme successo, diventando uno dei videogiochi più venduti per la PlayStation 2 e ha elevato Kratos a personaggio icona di casa Sony.
Nel 2018 Santa Monica Studio si è cimentata in un reboot della serie ambientato nel contesto della mitologia nordica, con un Kratos ormai cresciuto in compagnia del figlio Atreus.
La saga nordica di God of War ha permesso a una nuova generazione di videogiocatori di calarsi nei panni di Kratos, arrivando ad un incredibile successo con God of War: Ragnarok che ha sfiorato il titolo di Game of The Year. Si vocifera anche di un’adattamento televisivo che verrà prodotto nei prossimi anni
Wii Sports
Dopo il flop del GameCube, Nintendo presentò al mondo la sua nuova console chiamata Wii, che grazie ai suoi concetti rivoluzionari divenne la console più venduta dal colosso giapponese prima dell’avvento di Nintendo Switch.
La maggiore novità presentata dalla Wii era il suo controller, una sorta di telecomando in grado di leggere il movimento dell’arto del giocatore, garantendo agli sviluppatori una nuova frontiera per lo sviluppo di videogiochi dedicati a questa piattaforma.
Per presentare questa nuova tipologia di cortoller e abituare i giocatori ad utilizzarla Nintendo lanciò sul mercato Wii Sports, un videogioco che raccoglieva una serie variegata di sport, dove i giocatori potevano interagire e affrontarsi fra loro.
Era possibile, per esempio, riprodurre una partita di tennis nella quale i due giocatori colpivano la pallina virtuale attraverso il movimento del proprio braccio. Lo stesso concetto era ripetuto in discipline come il bowling o la box.
Il videogioco ha contribuito al successo planetario della Wii e ad abituare i giocatori ai nuovi Wiimote. Il gameplay era semplice, colorato e divertente e poteva essere giocato in famiglia o con un gruppo di amici, caratteristiche che hanno fatto entrare senza dubbio WiiSports nella cultura popolare.
Assassin’s Creed
Assassin’s Creed è una delle saghe più famose al mondo, che conta più di dieci titoli pubblicati negli ultimi quindici anni. La serie è una delle punte di diamante di Ubisoft, che nel 2007 ha deciso di adottare numerose meccaniche della serie Prince of Persia e le ha adattate ad un contesto alternativo.
L’idea geniale dietro ad Assassin’s Creed è quella di esplorare epoche storiche sempre nuove nei diversi capitoli della saga, legati da un filo conduttore che li riallaccia ai tempi moderni.
Il successo del primo Assassin’s Creed, ambientato in un Medio Oriente del XIII secolo, è legato soprattuto al gameplay innovativo che riusciva a sposare la soddisfazione di esplorare un ambiente storico con elementi di free-running acrobatico e stealth che ci fanno immedesimare nei panni di un assassino.
La serie si è evoluta molto nell’ultimo decennio, provocando anche una divisione tra i fan ma non si può negare che Assassin’s Creed sia entrato nella cultura popolare perchè il suo successo ha promosso anche un adattamento cinematografico nel 2016
The Last of Us
L’acclamato titolo di Naughty Dog occupa un posto speciale nel cuore di molti fan ed è spesso citato fra i migliori videogame di sempre. Questo perchè la storia confezionata da Neil Druckman ci fa imbarcare in un’avventura lungo gli Stati Uniti post-apocalittici che ci emozionerà grazie alla cura di ogni dettaglio e la presenza di alcuni fra i migliori protagonisti mai ideati.
La nostra esperienza di gioco parte già con una sequenza drammatica che ci coglie di sorpresa e ci fa capire quanto sia brutale il mondo nel quale la storia avrà luogo.
Vestiremo i panni di Joel, un sopravvissuto all’epidemia che da vent’anni attanaglia il mondo intero e dovremo accompagnare Ellie, una ragazzina immune alla malattia, dall’altra parte del Paese.
Il rapporto fra i due personaggi partirà in maniera conflittuale ma si evolverà durante la storia, grazie anche ai pericoli che la coppia sarà costretta ad attraversare. Il tragico finale serve anche a mettere in dubbio la moralità del nostro personaggio e ci costringe a porci delle domande scomode riguardo i nostri valori morali.
The Last of Us è stata una rivoluzione perchè ha mostrato al mondo a che livello una storia interattiva possa essere raccontata tramite il mezzo videoludico. A partire dalla sua uscita nel 2013, ogni titolo ha dovuto confrontarsi con il talento di Naughty Dog e ha reso necessaria la presenza di una trama avvincente all’interno di qualsiasi videogame volesse essere preso seriamente in considerazione.
Il primo episodio della serie televisiva ispirata all’acclamato videogame è andata in onda lunedì scorso tra gli applausi della critica. I prossimi episodi verranno trasmessi su NOW TV ogni lunedì in contemporanea con gli Stati Uniti.
Fortnite
Fornite non ha bisogno di nessuna presentazione. Chiunque ne ha sentito parlare almeno una volta nella vita, anche chi non è per nulla interessato al mondo dei videogiochi.
Si tratta di un videogame uscito nel 2017 che ha portato il genere dei battle-royale a dominare il mercato videoludico e costringendo tutta l’industria a rincorrere il suo enorme successo di massa.
Fortnite si rivolge a giocatori di tutte le età e, non avendo una vera e propria progressione o una trama da seguire, resta accessibile a chiunque e questo permette di massimizzare i profitti e la popolarità del videogame.
Pur essendo responsabile di aver sdoganato meccanismi predatori come la vendita di skin per i propri personaggi o di potenziamenti in cambio di denaro, non si può negare la diffusione planetaria di questo videogioco e il suo impatto sulla cultura popolare.
Nell’epoca dello streaming Fortnite è il videogioco dominante su tutte le piattaforme e questo ha portato anche numerose celebrità a partecipare. Nomi del calibro di Drake, Travis Scott e Neymar hanno partecipato a questo gioco rendendolo ancora più diffuso e popolare in tutto il mondo.