Quello di Naughty Dog è un nome leggendario nell’industria dei videogiochi e non solo: oggi una delle più rispettate case videoludiche del mondo, continua ad alzare il livello di gioco in gioco. Ecco la sua storia
Anche Uncharted è stato adattato per ora in un solo film (al quale seguiranno probabilmente altri), con Tom Holland e Mark Wahlberg. Le prime due saghe sono troppo poco “realistiche” per incontrare il settore live action ma rimangono famose se non altro come segno di una crescita lenta e umile, a partire dai primordi del 3D e fino ai livelli incredibili di The Last of Us Parte 2.
Questa avventura inizia nel lontanissimo 1984 a Santa Monica, in California, dove i famosi Andy Gavin e Jason Rubin fondano Naughty Dog per produrre inizialmente giochi molto semplici per sistemi Apple II, Amiga e DOS. Tra questi Dream Zone, una graphic adventure; Rings of Power, un RPG per Sega Genesis; e Way of the Warrior, un picchiaduro sullo stile di Mortal Kombat.
Le cose cambiano nel 1996, con l’avvento della PlayStation e il lancio di Crash Bandicoot. Il personaggio diviene presto la mascotte ufficiale della console Sony, rivaleggiando con i rivali Sonic e Mario e figurando come protagonista di giochi platform 3D allo stato dell’arte, fantasiosi e colmi di un’ironia che conquista milioni di gamer in tutto il mondo.
Dopo tre titoli dedicati a Crash e uno spin-off sullo stile di Mario Kart (Crash Team Racing), Gavin e Rubin lanciano un nuovo franchise per PlayStation 2: Jak & Dexter. Un gioco d’avventura già più serio, con trama più complessa, grafiche (per l’epoca) straordinarie e un’ambientazione semi-distopica autenticamente originale.
Al primo gioco di Jak & Dexter seguono altri due titoli, più anche in questo caso vari spin-off. Il successo della saga segue quello di Crash Bandicoot (nel frattempo partito per altri lidi) e nel 2007 con l’arrivo della PlayStation 3 i tempi sono maturi per fare “sul serio”: arriva la saga di Nathan Drake con i giochi d’avventura Uncharted, ideati da Amy Henning.
A questo punto sia Gavin che Rubin non fanno più parte di Naughty Dog e mentre la casa si muove verso la produzione di videogiochi sempre più realistici e d’impatto tra i creativi subentra Neil Druckmann, attualmente co-presidente dell’azienda dal 2020 assieme ad Evan Wells.
Generalmente a lui viene riconosciuta la forte spinta verso lo sviluppo di titoli via via più ambiziosi, a partire proprio da The Last of Us (2013) e poi con Uncharted 4 (2016) e The Last of Us Parte 2 (2020); più in generale Druckmann lavora in Naughty Dog a partire da metà anni ’00 ricoprendo vari ruoli tra i quali programmatore, game designer, autore e direttore creativo.
Ovvio che i risultati raggiunti da Naughty Dog non sono tutto merito esclusivamente suo, ma del lavoro di un team che si distingue ormai da anni per eccellenza e competenza; ma a Druckmann viene attribuito il ruolo di “regista” dietro le produzioni, similmente a figure sue pari in altri franchise come Mathijs de Jonge (Horizon) o Hidetaka Miyazaki (giochi Soulsborne ed Elden Ring).
Tirando le somme Naughty Dog è oggi tra le case videoludiche di maggior successo al mondo, potendo contare anche su una libertà creativa assoluta (garantita da Sony) e su un pubblico fedelissimo che tiene in alto riguardo ogni nuovo titolo pubblicato. Una reputazione, questa, che verrà messa ancora alla prova dalla pubblicazione del loro prossimo gioco (ancora da annunciarsi).