I Pink Floyd sotto attacco per via dell’arcobaleno “woke” di Dark Side of the Moon [FOTO]

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Su Twitter gli utenti attaccano i Pink Floyd perché coinvinti che l’arcobaleno sia stato introdotto solo ora in sostegno alla comunità LGBTQI, mentre come sappiamo si trova lì da 50 anni

Ecco cosa succede a non conoscere la storia della musica: il famoso arcobaleno dei Pink Floyd, quello emesso dal fascio di luce che colpisce il prisma sulla copertina di The Dark Side of the Moon (opera Hipgnosis, una delle più famose cover della storia della musica) è ora, a quasi 50 anni dall’uscita del disco, oggetto di controversia.

Perché? Ma perché naturalmente gli utenti di Twitter si sono convinti che l’arcobaleno, simbolo anche come sappiamo della comunità LGBTQI, sia stato adottato solo adesso dalla band per ingraziarsi appunto questo tipo di pubblico in una presa di posizione “woke”. Piccolo problema: la copertina è sempre stata così, fin dal 1973.

Potrebbe anche trattarsi di troll ma a questo punto risulta chiaro che il problema va oltre, se a scatenare una polemica su una cosa come questa basta qualche commento sui social: basterebbe conoscere questo disco, uno dei più famosi della storia della musica; e questa band, leggendaria e indimenticabile. Non occorre aver studiato né aver fatto un corso: sono conoscenze di base.

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E non a caso alcuni utenti più attempati tra i quali George Takei (il signor Sulu di Star Trek) sono intervenuti a bacchettare gli utenti “redpillati” che avversano questo percepito cambio di direzione dei Pink Floyd. Ovvio: si tratta semplicemente della riproposizione dell’arcobaleno in una veste grafica nuova, ma il riferimento è quello.

Fonte: NME

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